L’uomo, utilizzando i “server bucati” di una società multinazionale ubicati all’estero, aveva realizzato una vera e propria “connessione ponte”, non tracciabile, alla rete internet.
Con questo “espediente informatico”, certo del proprio anonimato, aveva creato un falso profilo sul social network Facebook riportante foto e dati personali del calciatore.
La notorietà ed il bello aspetto dell’atleta avevano fatto il resto, visto che, in poche settimane, era state numerose le richieste di amicizia online inoltrate al falso profilo dalle fans del calciatore.
A scoprire quanto stava avvenendo ed a segnalare il tutto al diretto interessato è stato il fratello del calciatore che, avendo notato per caso il profilo facebook ed avendone ottenuto l’amicizia, nel corso di una conversione in chat, ha verificato che l’interlocutore era in realtà un impostore.
Dal momento della formale segnalazione dei fatti agli uomini della squadra criminalità informatica della Polizia delle Comunicazioni di Benevento sono state avviato una serie di tracciature in rete al fine di individuare compiutamente l’autore dei fatti reato.
Gli accurati riscontri tecnico-telematici, durati qualche mese e condotti in collaborazione con gli uffici legali di Facebook, hanno avuto una decisiva svolta solo nelle ultime ore, quando gli investigatori hanno acquisito una “inequivocabile traccia online” lasciata dal reo per eccesso di sicurezza.
L’uomo è stato così compiutamente identificato e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento. Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad individuare eventuali complici del reo.
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