Dati Arpac. Allarme inquinamento a Benevento

Un numero che lo scorso anno è stato superato già ad aprile, dopo solo tre mesi dall’inizio del 2010.

Il maggiore imputato dell’inquinamento ambientale resta il particolato che viene fuori dagli scarichi delle auto e in città non sembra esserci in vista una soluzione che possa a breve ridurlo drasticamente. Non ci sono in programma variazioni al traffico che possono allentare la problematica. Resta però ancora qualche speranza alla quale attaccarsi. Anzitutto l’Arpac ha intenzione di rivedere la posizione della centralina del quartiere Pacevecchia ritenuta troppo vicina a un incrocio e quindi non del tutto attendibile nei suoi riscontri. C’è poi da aggiungere l’arrivo di due nuove stazioni di rilevamento che nel giro di qualche mese saranno installate in centro e nella zona industriale. L’effetto sarà quello di fornire un quadro più chiaro, utile per studiare efficaci controffensive. Una manovra ben spiegata dall’attuale direttore dell’Arpac Benevento, Pietro Mainolfi: "Le nuove apparecchiature, oltre a dare una maggiore copertura del territorio rileveranno anche ulteriori agenti inquinanti, cosi da fornire un quadro di riferimento più chiaro".

Anche se, sulla collocazione delle centraline, negli ultimi giorni sono state riscontrate proteste da parte degli abitanti del quartiere periferico San Vito, zona molto trafficata della città dove ogni giorni si creano ingorghi. Da qui le loro preoccupazioni in merito all’inquinamento atmosferico e quindi la richiesta di una apparecchiatura che possa fornire loro dati ufficiali. "Siamo aperti ad ulteriori valutazioni – ha dichiarato in merito Mainolfi – quindi potremo decidere anche per una dislocazione diversa delle centraline che tenga conto delle richieste provenienti dal territorio".

Indipendentemente dal numero di rilevatori attivi in città, resta il fatto che in meno di un mese dal 2011, la situazione ambientale a Benevento non sembra essere delle migliori.

inchiostronline

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