Devastazione e atti di vandalismo al Liceo Scientifico. Disappunto ed amarezza della Provincia

«E’ appena il caso di rilevare che, per far fronte alle conseguenze delle attività vandaliche, vengono ogni anno sperperate ingentissime risorse finanziarie del Bilancio provinciale che potrebbero essere meglio impiegate per altri scopi. Cadono le braccia quando si constata che la madre degli imbecilli è sempre incinta, anche quella che partorisce studenti. Non bastavano i vandali “normali”, quelli che allagano di tanto in tanto le Scuole e svuotano gli estintori, prima di qualche interrogazione o compito in classe; ora ci si sono messi pure i “vandali politici” che, evidentemente, ritengono che sfondare una porta sia il modo migliore per far cambiare idea al legittimo convincimento di un parlamentare o di un Ministro della Repubblica nell’esercizio dei suoi poteri e delle sue funzioni. La violenza di cui è stata fatta oggetto una delle istituzioni scolastiche più prestigiose della nostra città va condannata con fermezza – hanno affermato il presidente e l’assessore -: non possiamo accettare che forme di protesta, anche dure e legittime, si trasformino in atti che nulla hanno a che vedere con quelle ammesse in uno Stato civile e democratico quale il nostro. Censuriamo “senza se e senza ma” l’oltraggio compiuto al “Rummo” e facciamo pressante appello alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine perché accertino le responsabilità penali personali per quanto è successo durante l’occupazione della scuola. Fatti così gravi non possono restare impuniti. Nel contempo, esprimiamo sincera solidarietà nei confronti del dirigente scolastico Antonio Frusciante, dei docenti e del personale amministrativo del Liceo che si trovano a dover operare in una situazione estremamente difficile e delicata. Ma la solidarietà della Provincia va anche ai tanti studenti che non condividono tali forme di protesta, contrari o favorevoli che siano alla Riforma Gelmini. Crediamo che essi siano la maggioranza e che anche per loro i comportanti dei loro “colleghi” siano da condannare. Ci aspettiamo per le prossime ore una manifestazione concreta di solidarietà all’ente Provincia, proprietaria del bene immobiliare e responsabile della fornitura di quanto è necessario per l’attività scolastica. E’ indispensabile che le persone di buona volontà facciano sentire, e nel modo più forte, la loro voce in un momento così buio, che isolino i violenti ed esercitino nuovamente il loro diritto/dovere allo studio».

Il presidente Cimitile e l’assessore Palmieri, inoltre, hanno annunciato che sono già in contatto con gli uffici provinciali competenti affinché si possa procedere in tempi rapidissimi alla riapertura della Scuola.  

ARTICOLI CORRELATI