ELETTO IL PRESIDENTE REGIONALE DEL PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI

E’ stato eletto all’unanimità Presidente Regionale del partito Italo Palumbo, il quale nel suo intervento ha rimarcato che la sinistra deve poter incidere maggiormente sulle scelte del governo Nazionale e Regionale e, per poterlo fare, ha bisogno di essere unita. La nuova fase importante ed esaltante per la sinistra è anche un’occasione non più rinviabile per far partire dal basso processi di rinnovamento della politica e delle classi dirigenti. Bisogna collocare la nostra azione strategica per la costruzione di un’unità forte della sinistra, nel centro sinistra per poter meglio rappresentare le ragioni “del lavoro e dei diritti”. La sinistra ha il compito storico di lottare e rappresentare le classi più deboli della società. Il centro sinistra ha l’obbligo di dare maggiori segnali di discontinuità. La politica economica del governo deve cambiare se non vogliamo perdere, come sta avvenendo, d’affidabilità rispetto ai cittadini che hanno dato il proprio consenso alla nostra alleanza. La Campania è sicuramente una regione che vive molte contraddizioni, non solo nel suo tessuto economico e sociale, ma anche nella vita delle sue istituzioni. Nella programmazione regionale passata vi è stato solo qualche timido tentativo di fare sistema. L’utilizzazione delle risorse Europee e del bilancio ordinario è avvenuta in assenza di una seria ed efficace programmazione. Alcuni temi sono sotto gli occhi di tutti che è possibile riassumerli ed indicarli in: Sicurezza sociale, Mercato del lavoro, Gestione Rifiuti, Crisi dell’apparato industriale, Sanità, Sistema energetico, Società Miste o Partecipate regionali, Commissariamenti degli Enti, Privatizzazione dell’acqua, Piano della mobilità regionale. A distanza di sette anni del governo Bassolino, il giudizio dei comunisti Italiani è complessivamente negativo. La Regione Campania è stata spesso condizionata da elementi lobbystici. Oggi è necessario, ha aggiunto Palumbo, che si riprenda un percorso che sia sempre meno condizionato da eccessi di personalizzazione e che, in un contesto ampio, sia in grado di rimettere in movimento energie ed intelligenze che nella regione Campania sono presenti ma non vogliono e non intendono appartenere a nessuno, ma essere utilizzate come competenze che possono aiutare processi di trasformazione e di sviluppo. Su questi temi la sinistra dovrà incentrare la sua attenzione che non può essere solo di tipo organizzativistico ma dovrà in concreto adoperarsi alla realizzazione di una piattaforma politica che partendo dai problemi reali della famiglie, sia capace di rimettere in movimento il cuore e la voglia di esserci da parte di tanti che in questi ultimi anni hanno deciso di restare a casa. Ufficio di Presidenza del Partito dei Comunisti Italiani della Campania

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