Fatta la legge, trovato l\’inganno

Una legge complessa che prevederebbe anche la tutela dei diritti acquisiti dai 120 lavoratori dipendenti dei Consorzi Bn1, Bn2 e Bn3.                          
La legge è, teoricamente, ottima. Ma ha il grandissimo difetto di non avere, per quanto riguarda la tutela dei lavoratori, alcuna copertura economica.
Infatti è saltato anche l'accordo, del 5 novembre 2013, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevedeva lo stanziamento di 32 milioni.
Sembrava cosa fatta. Una speranza che si tramutava in realtà.
Tutti i sindacati avevano puntato su questo accordo per rifarsi una credibilità:  già, senza pudori, si accapigliavano per rivendicarne paternità e meriti.
Invece, per l'ennesima volta, bisogna ricominciare il percorso.
La famosa tattica della tele di Penelope, che ho già denunciato in precedenti comunicati. 
I sindacati, senza vergogna, hanno chiesto un nuovo tavolo.
Dopo quasi quattro anni, ancora inutili tavoli?Un ridicolo e drammatico gioco dell'oca, sbandierato pure come una conquista!!
 
Ai due amministratori chiedo: come mai la Regione che gestisce un bilancio enorme non è in grado di stanziare autonomamente, per una grave emergenza sociale e lavorativa, una miseria di 32 milioni?
I dipendenti dei Consorzi non sono stati forse assunti con un Bando della Regione Campania?
Perché oggi scarica le responsabilità sul moribondo Governo Letta?
Per quale motivo si tenta di indurre i lavoratori a schierarsi per l'uno contro l'altro, vedi interviste all'assessore Romano e al presidente Caldoro?
 
E' del tutto evidente che il fortissimo partito dei sindaci stia vincendo la guerra contro i dipendenti dei Consorzi.
I sindaci, i sindacati, la Regione e il Governo Letta sono, allo stesso modo e sullo stesso piano, colpevoli della nostra tragedia.
 
                       Piero Mancini, ex dipendente del Consorzio Bn3

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