**Giustizia: Mattarella vede vertici Cassazione, moral suasion per stop scontri politici-toghe**

Roma, 12 lug. (Adnkronos) – Il livello di guardia sta per essere superato e occorre fermare lo scontro tra politica e magistratura prima che si trasformi in un vero e proprio pericoloso conflitto istituzionale. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale i vertici della Corte di Cassazione, la prima presidente Margherita Cassano, e il Procuratore generale, Luigi Salvato. Bocche cucite sui contenuti del colloquio, ma l’incontro, si fa notare, parla da sè.

Rientrato in Italia dopo le visite ufficiali in Cile e Paraguay svoltesi durante una settimana durante la quale si è assistito ad un infuocato botta e risposta tra Esecutivo e Anm, il Capo dello Stato ha probabilmente ritenuto opportuno avviare la necessaria moral suasion per riportare nell’ambito di una normale dialettica il confronto tra una maggioranza parlamentare che ritiene suo diritto avviare una riforma della giustizia inserita nel programma elettorale con cui ha vinto le elezioni e una magistratura che intende salvaguardare le sue prerogative a garanzia della propria autonomia ed indipendenza.

“È una regola sempre da rispettare -ha ricordato più volte Mattarella- quella del limite delle proprie competenze, perché è anche la migliore garanzia per la difesa dei confini delle competenze di cui si è titolari”.

“La Costituzione -ha poi sottolineato di recente in occasione dell’inaugurazione della sede di Napoli della Scuola della magistratura- definisce con puntualità l’ambito delle attribuzioni che sono affidate agli organi giudiziari, così come i compiti e le decisioni che appartengono, invece, ad altri organi, titolari di altri poteri. Questo riparto va rispettato”.

“È bene aver presente che lo stesso rispetto che deve essere assolutamente assicurato alla piena, irrinunziabile indipendenza della funzione giudiziaria deve essere sempre riconosciuto e assicurato anche alle altre funzioni dello Stato”.

Partendo da qui il Capo dello Stato ha quindi avviato la necessaria moral suasion per invitare tutti i protagonisti ad abbassare i toni e a riportare il pur legittimo confronto nell’ambito della normale dialettica istituzionale.

All’incontro di oggi potrebbe quindi seguire nelle prossime ore quello con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (attesa comunque domani al Quirinale per la riunione del Consiglio supremo di difesa) e quello con il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Proprio il disegno di legge di riforma varato dal Governo quasi un mese fa attende il via libera di Mattarella per la presentazione in Parlamento. Un atto che rientra tra gli obblighi costituzionali del Presidente della Repubblica, che tuttavia può essere oggetto di un’altrettanto normale interlocuzione istituzionale, proprio per sciogliere sin da subito nodi che potrebbero divenire più intricati durante l’iter parlamentare, comunque non breve, del provvedimento e il ritorno al Colle per la promulgazione.

Da segnalare infine che Mattarella presiede il Csm e che il Primo presidente e il Procuratore generale della Cassazione compongono il comitato di presidenza insieme al vicepresidente, Fabio Pinelli. Non è da escludere che nell’incontro di oggi si sia anche parlato dell’attività dell’organismo di Palazzo dei Marescialli, alle prese con le nomine dei vertici di importanti Uffici giudiziari. Proprio in occasione della scelta da parte del Consiglio della presidente Cassano, nel marzo scorso, Mattarella espresse l’auspicio di “assicurare la dovuta celerità alle nomine dei dirigenti”.

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