GIUSTIZIA: PROCESSI LENTI; STRASBURGO, ANZIANO VA RISARCITO

I fatti risalgono al 1992 quando Simaldone, dipendente della USL, si rivolse al TAR della Campania domandando il rimborso dei buoni pasto (4,13 euro al giorno). Dieci anni dopo la procedura davanti al Tar era ancora in corso e quindi Simaldone presentò ricorso alla Corte di Appello di Roma per ottenere un indennizzo – previsto dalla legge Pinto – per l’eccessiva durata della procedura. Nel gennaio del 2003 la Corte d’appello constatò la violazione della durata ragionevole del processo e decise di risarcire il ricorrente con 700 euro, più altri 1000 euro al suo legale. Francesco Simaldone si rivolse alla Corte di Strasburgo ritenendo la somma inadeguata e il primo e secondo procedimento troppo lunghi. Oggi i giudici di Strasburgo gli hanno dato ragione. (ANSA).

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