IL COMUNE SI SDEBITI CON LA CITTA!

Ecco le statuizioni:
•    la strumentazione urbanistica del Comune di Benevento consentiva la ristrutturazione del fabbricato preesistente con il limite, inderogabile, della volumetria preesistente fuori terra indicata, testualmente, nella misura di metri cubi 13.750,18;
•    l’altezza deve rispettare le prescrizioni del Piano Particolareggiato che prevede che sia "lasciata libera visuale verso la Valle del Sabato, adattandosi al terreno";
•    i garages se interrati non possono essere recuperati fuori terra, e se fuori terra vanno ex se computati.
I Cittadini si chiedono:
•    Era noto alla struttura tecnica comunale quanto ora ha stabilito il Consiglio di Stato? e perché si è coperta una malefatta di un privato? Quante altre malefatte dello stesso tipo vengono coperte?
•    Perché, conoscendo  la illegittimità della costruzione, illustri professionisti della città hanno dato man forte alla ditta prenotando gli appartamenti in costruzione? Non è stato un comportamento, “omertoso”?
•    Non ritiene il Comune che per questa vicenda non commendevole deve scusarsi con la Città?   Non ritengono gli stessi professionisti prenotatari degli appartamenti, tutti ben noti, di doversi scusare con la Città per aver avallato, di fatto, una costruzione illegale?
•    E perché alcuni, alla luce del sole, “predicano e  bene”…”lotta, senza quartiere, alla illegalità” e nella riservatezza dell’agire amministrativo “praticano male” avallando costruzioni del tipo ecomostro?
•    Quante costruzioni del tipo ecomostro sono in atto in città? Per queste il Comune cosa pensa di fare? Cosa pensa di fare per rendere reale la lotta all’abuso edilizio? E la commissione di vigilanza edilizia è, sempre, in servizio attivo?
Non dimentichi il Comune che la prima istanza di giustizia il cittadino deve poterla trovare proprio nelle strutture comunali!
Ora, quid agendum? La sentenza avendo annullato i titoli edilizi, l’edificio va demolito!
Tuttavia…alla luce del diritto riconosciuto in sentenza alla Ditta Passarelli a realizzare 13.750,18 mc di edificato il Comune, nella veste di autorità edilizia ed anche di autorità esecutrice della sentenza, potrebbe assentire ad una riconfigurazione dell’edificato, riportandolo al rispetto del piano particolareggiato, all’osservanza degli ordini del Giudice Amministrativo quanto a volumetria, 13.750,18 mc fuori terra, abbattendo il di più ed assicurando, alla città e non solo ai frontisti,  la libera visuale sulla valle del Sabato insieme all’andamento morfologico dell’area di sedime.
E qui ancora una domanda: i progetti presentati dalla Ditta, per il fine della cosiddetta sanatoria, rispettano le prescrizioni del Giudice Amministrativo?
Il Comitato di Quartiere suggerì una soluzione che reitera: “Creare, a quota Viale Atlantici,  in luogo dei tre piani fuori terra, un Terrazzo attrezzato sul sabato fruibile dai cittadini”!
Il Comitato riconferma la sua fiducia nel Comune; attende, fiducioso, le sue decisioni!
NESSUNO PENSI DA FARE RIENTRARE DALLA FINESTRA QUANTO È USCITO DALLA PORTA!

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