Inchiesta UDEUR, in nove a giudizio

Processo poi giunto a Napoli dove è in corso per alcuni imputati. Per altri nove indagati è scattata la competenza al Tribunale di Benevento. Sono stati rinviati a giudizio Paolo Budetta, Francesco Cardone, Vincenzo Lucariello, Domenico Umberto Principe, Carlo Camilleri, Giuseppe Urbano, Fernando Errico, Antonello Scocca e Letizio Napoletano. Il Gup Roberto Melone nel disporre i rinvii a giudizio ha sancito solo in non luogo a procedere per il capo «B», per non aver commesso il fatto per Carlo Camilleri (secondo l’accusa si era prodigato per far emettere un parere a favore della Comunità Montana del Taburno). Il processo è stato fissato per il 27 ottobre davanti al secondo collegio. Nel processo vengono contemplate due turbative d’asta a Cerreto Sannita, e un abuso d’ufficio per una vicenda riguardante la Comunità Montana del Taburno. Secondo l’accusa Budetta, Camilleri, Scocca e Cardone turbavano una gara di appalto avvenuta nel 2006, relativa al miglioramento della stabilità e sicurezza dei dissesti riguardanti il centro abitato di Cerreto Sannita. Inoltre Lucariello, Principe e Urbano, (all’epoca prefetto della città) sono accusati d’abuso d’ufficio perchè redigevano nel 2007 un parere indirizzato al presidente della Comunità Montana del Taburno con cui si modificava il precedente orientamento prefettizio, circa la natura della seduta del Consiglio della Comunità Montana. In particolare attestavano illegittimamente la natura straordinaria della seduta. Per l’accusa questa opinione non aveva una valenza giuridica, ma puntava solo ad accontentare una richiesta avanzata da Principe. C’è poi un’imputazione per Camilleri esponente di rilievo nel territorio campano dell’Udeur, per Errico in qualità di consigliere regionale e capogruppo Udeur, per Scocca come componente dello studio di Camilleri, perchè costringevano l’allora sindaco di Cerreto Antonio Barbieri a nominare assessore ai lavori pubblici Ciro Melotta esponente dell’Udeur. Per convincere Barbieri a questa nomina veniva ventilata la possibilità il congelamento di alcuni fondi regionali per la realizzazione del piano d’insediamento produttivo. Direttive a Errico e Camilleri, che l’accusa ritiene date da Clemente Mastella, che in questo procedimento non figura imputato. Infine Camilleri, Scocca e Napoletano (quest’ultimo era presidente della commissione per l’area Pip di Cerreto) turbavano la regolarità della gara predeterminando l’aggiudicazione a un raggruppamento di imprese riconducibile a Camilleri e Scocca. Gli imputati sono stati difesi tra gli altri da Franco e Angelo Leone, Salvatore Lepre, Vittorio Fucci, Alfonso Furgiuele, Mauro Iodice, Carlo Di Stavola, Pierluigi Pugliese, Andrea De Longis, Claudio Botti, Carlo Di Stravola.

IL MATTINO del 14 Giugno 2011

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