Italia-Libia: Meloni in missione, obiettivo stabilità, in campo per rafforzare dialogo con Ue

Roma, 7 mag. (Adnkronos) – Gli incontri con il primo ministro del governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Mohammed Dabaiba, e il presidente del Consiglio Presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi, saranno anche l’occasione per la premier Giorgia Meloni -atterrata poco fa a Tripoli- per ribadire l’impegno dell’Italia per la stabilità della Libia, anche sostenendo gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite che dovranno condurre a elezioni presidenziali e parlamentari. Un impegno, rimarcano fonti italiane, che si muove anche a livello internazionale, con i principali partner europei e atlantici, per promuovere un approccio unitario e non divisivo della comunità internazionale verso la Libia. In particolare, la presidente del Consiglio “si è impegnata personalmente per rafforzare il dialogo tra Unione Europea e Libia, anche nel quadro del più ampio sforzo del Governo per un nuovo paradigma nei rapporti tra Ue e Nord Africa”.

Dopo gli incontri a Tripoli, Meloni si recherà anche a Bengasi dove incontrerà il Generale dell’Esercito Nazionale Arabo di Libia, Khalifa Belqasim Haftar. L’Italia, rimarcano le stesse fonti, tiene infatti a essere presente in tutta la Libia, lavorare con tutti i diversi attori libici. Si tratta di un impegno non nuovo e che vede anche l’importante presenza del Consolato Generale a Bengasi, riaperto nel 2021 (il primo Consolato ad essere riaperto dopo il cessate il fuoco dell’ottobre 2020, ndr).

Anche al Generale Haftar, la presidente del Consiglio ribadirà l’importanza di far progredire il processo politico, preservando l’unità delle istituzioni libiche, e di lavorare per porre fine alla presenza di forze straniere sul suolo libico. Con Haftar, Meloni discuterà anche della ricostruzione di Derna, colpita nel settembre 2023 da una devastante alluvione, ricordando l’impegno immediato dell’Italia, attraverso le Forze Armate, la Protezione Civile e gli aiuti umanitari, e sottolineando come il mondo imprenditoriale italiano possa offrire competenze preziose per l’attività di ricostruzione.

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