JUVE STABIA: Fabbro, \”Il derby con il Benevento sarà una gara verità\”

“Il nostro obiettivo è la salvezza e per il momento ci siamo come media punti – dice Fabbro – sicuramente arriva il Benevento che è una delle squadre più forti del campionato. E´ un derby ma oltre che per i tifosi, vogliamo vincere per noi. Si potrebbe girare a 24 e a quel punto qualcosa cambierebbe”. Inevitabile la domanda: si potrebbe puntare agli spareggi promozione? “No, perché non abbiamo ancora una media tale che possa consentirci di pensare ai play off – ribatte il difensore stabiese – è ovvio, però, che staccando le squadre che lottano per i play out giocheremmo con un´altra tranquillità e quindi a quel punto andremmo avanti senza porci limiti”. L´importante sarà trovare la giusta continuità di risultati: “Il pareggio di Lucca è stato importante proprio per questo – commenta Fabbro – ci ha permesso di dare un seguito al successo ottenuto con la Cavese, di muovere la classifica e di continuare a tenere sotto la Lucchese. Adesso, però, bisognerà sfruttare al massimo il fattore campo nelle prossime due gare interne, per conquistare più punti possibili e regalarci un bel Natale”. Proprio riguardo alla gara del Porta Elisa il difensore stabiese assegna gran parte dei meriti a mister Braglia: “Ha letto bene la partita e l´ha preparata al meglio – dice Fabbro – a noi è bastato seguire quelle che erano state le sue indicazioni. Dietro non abbiamo mai sofferto, mentre davanti con un pizzico di fortuna potevamo fare gol”. Contro la Lucchese c´è stato anche un cambiamento dal punto di vista tattico: “Forse per la prima volta abbiamo giocato veramente a quattro dietro, perché c´erano due terzini e due centrali di ruolo – dichiara Fabbro – nelle gare scorse stringevamo con Di Cuonzo in mezzo a centrocampo e Dianda giocava un po´ più arretrato ma in sostaneza era una difesa a quattro mascherata, non reale come a Lucca”. A questo punto viene da chiedersi se l´imprevedibilità tattica della Juve Stabia possa essere un vantaggio: “Dipende da come riusciremo ad adattarci alle varie situazioni” – ribadisce il difensore stabiese.
Intanto, Fabbro ha trovato una certa continuità di rendimento, ricevendo anche i complimenti di mister Braglia. Il tecnico stabiese aveva dichiarato che il difensore friulano aveva superato lo scotto iniziale di doversi abituare ad un campionato difficile come quello di Prima Divisione, dopo qualche anno di troppo speso in Seconda Divisione: “Il mister ha più esperienza di me, ma io credo che semplicemente mi serviva qualche gara per entrare in condizione vista la mia struttura fisica. E´ evidente che tutto diventa più facile anche quando si gioca con calciatori come Molinari, Maury, Scognamiglio, oltre che Cazzola e Mezavilla – dichiara Fabbro – in passato sono stato io a scegliere di giocare in Seconda Divisione. L´anno scorso, invece, ho sposato il progetto della Juve Stabia e sono felice di andare avanti con questa maglia”. Altri protagonisti della promozione della passata stagione, invece, hanno fatto scelte diverse ma non stanno brillando nelle loro nuove società d´appartenenza: “Semplicemente non hanno avuto la fortuna di ritrovarsi in un ambiente che gli permettesse di rendere al meglio – spiega Fabbro – l´anno scorso a Castellammare c´era un´alchimia particolare che veniva dalla voglia di chi era rimasto di riscattare la retrocessione della stagione precedente. Diciamo che non hanno avuto la fortuna di arrivare in una Juve Stabia”. E della passata stagione le vespe sono tornate a riproporre l´abbraccio circolare prima del fischio d´inizio: “L´abbiamo pensato contemporaneamente io e Corona – svela Fabbro – per qualcuno può non significare niente, ma per noi conta tanto. Al centro finisce il massaggiatore che per tutti è “Zio Vincenzo””. Piccola pausa, ride Fabbro: “Lo sballottiamo un bel pò”. Oltre a riproporre l´abbraccio, Fabbro ha pensato anche alla fascia di capitano? “La fascia a volte la indossa Molinari, a volte Corona ma il capitano è Maury – conclude Fabbro – io non sarei in grado di farlo. Mi basta essere un elemento importante all´interno dello spogliatoio”.

Fonte. resport
La Redazione
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