“La Nottola di Minerva”, al Giannone il prof. Leonardo Distaso su rischi e possibilità dell’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica

Mercoledì 28 novembre (alle ore 15,00 nell’Aula Palatucci) si terrà il quarto incontro del ciclo filosofico promosso dal Liceo “Pietro Giannone”, “La nottola di Minerva”.

Dopo la riflessione sull’etica e il denaro svolta dal prof. Francesco Vespasiano (Università di Benevento), la questione dell’altro in Montaigne affrontata da Maurizio Cambi (Università di Salerno), la sofferenza e il dolore a partire da Ricoeur di Paola Bianchini (Università di Perugia), Leonardo Distaso esplorerà il tema dei rischi e delle possibilità dell’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica.

Già in passato ospite del Giannone, docente alla Federico II, Distaso è partito dalla ricognizione di una possibile estetica wittgensteiniana alla luce dei rapporti tra Wittgenstein e la filosofia continentale. Di seguito si è occupato del giovane Heidegger, in particolare del confronto tra aspetti della fenomenologia husserliana e quelli della fenomenologia heideggeriana; un’attenzione specifica è stata rivolta alla fenomenologia francese con partecipazioni a seminari e convegni in Francia e in Italia. Conoscitore della storia dell’estetica moderna e contemporanea, i suoi studi hanno approfondito i legami tra la teoria musicale di Arnold Schönberg e le radici ebraiche della musica pantonale e dodecafonica per giungere alla musica contemporanea e alle sue relazioni con la filosofia. I suoi studi più recenti hanno coinvolto autori quali Nietzsche, Benjamin e W. Adorno, insieme all’intero ambito della Scuola di Francoforte, in una riflessione sull’arte e sull’estetica moderna e dei loro rapporti con la società, sulla questione arte/vita e arte/società, nonché indagini sulle diverse relazioni tra arti figurative e musica, e tra visione e ascolto, coinvolgendo un plesso di fenomeni e di riflessioni che partono dal senso della Shoah per il pensiero contemporaneo per giungere entro un ambito di ricerche a metà strada tra arte, politica e antisemitismo. A tal proposito un altro recente progetto di ricerca si inquadra nella questione “Auschwitz”: teologia, filosofia, letteratura e soprattutto musica inserite nel dibattito post-adorniano sull’arte e il pensiero dopo la Shoah. In questo ambito si inseriscono le recenti ricerche sulla figura di Richard Wagner.

Tra i suoi libri: Estetica e differenza in Wittgenstein. Studi per un’estetica wittgensteiniana, Mimesis, Milano 2014; Da Dioniso al Sinai. Saggi di filosofia della musica, Albo Versorio, Milano 2011; Lo sguardo dell’essere. Con Heidegger e Wittgenstein sulle tracce del “guardare-attraverso”, Carocci, Roma, 2002.

ARTICOLI CORRELATI