\”La Pdl De Girolamo frequenta il pd Boccia\”

Lui è Francesco Boccia, 42 anni, deputato del Partito democratico, economista con curriculum internazionale, fisico atletico, buon giocatore di tennis, fra i più forti della nazionale parlamentari di calcio. Lei è Nunzia De Girolamo, 35 anni di Benevento, onorevole del Pdl, ormai noto volto televisivo dopo alcune ottime presenze ad Annozero e Omnibus. Molto carina, estroversa, in buoni rapporti con tutti: giornalisti di ogni orientamento, colleghi di ogni parte politica. La sua colpa? Non è mai stata sfiorata da un’intercettazione. Niente festini, pochissima vita mondana fuori dal Palazzo. Ma una solida confidenza con Silvio Berlusconi giocata solo nel campo della politica. Lui la stima, la valorizza, la vorrebbe al governo, sottosegretario all’Agricoltura, inserendo il suo nome nel rimpasto imminente. Qui casca l’asino.

Il periodico diretto da Alfonso Signorini, indiscusso re del gossip, fa politica più di un consiglio dei ministri con i suoi servizi di costume. Tanto più nell’era del bunga bunga. Smonta e rimonta il caso Ruby, dosa le foto, fabbrica scoop. Sempre al servizio del Cavaliere, che è anche l’editore di Chi. Stavolta ha creato una coppia per regolare alcuni conti interni al Popolo delle libertà.

Questa è la versione dei due protagonisti, che negano la liaison. "L’amore ai tempi della politica. Che a volte unisce e non divide", scrive il malizioso giornalista di Segrate. Un bel quadretto romantico che però rischia di frenare la corsa della De Girolamo al posto di sottosegretario. Perché chissà quali segreti può rivelare al fidanzato, una volta tornata a casa, davanti a un piatto di spaghetti. "Non è vero niente. Ma l’obiettivo è chiaro…", sibila Nunzia commentando l’anticipazione. A Boccia, scherzando, i democratici fanno gli auguri e i complimenti per la bella fidanzata. "Ma non c’è niente tra noi. Possono costruire a tavolino una nostra foto all’uscita dalla Camera, questo è tutto". Qual è il senso, allora? Inculcare nella testa dei lettori che Pdl e Pd amoreggiano in privato mentre se le danno di santa ragione in pubblico. Oppure "sistemare qualche faccenda nel centrodestra alla vigilia di nomine al governo – suggerisce Boccia -. Non può fare il sottosegretario una deputata che frequenta il nemico. Chiaro, no?".
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