Lavoratori “atipici” Firmata intesa per tutelare chi non beneficia di ammortizzatori sociali

L’intesa mira alla realizzazione di un’azione sperimentale di politiche attive e passive destinata a sostenere i lavoratori “in somministrazione”, in particolare gli over 40, eventualmente con figli a carico, che non percepiscono ammortizzatori sociali, nei periodi di ritardo nella riattivazione delle missioni che può derivare dagli effetti della crisi economica in corso. Al centro dell’intervento, il “patto di attivazione” – gestito dalle Agenzie e sottoscritto dal lavoratore – nel quale si definisce un percorso individuale che integra sostegno al reddito, formazione per l’aggiornamento delle competenze, proposte di lavoro e sistema sanzionatorio nel caso di rifiuto di offerte “congrue”. Ai destinatari di questa “azione pilota” – si specifica dal ministero – viene riconosciuto un contributo economico del valore di 1.300 euro, pari indicativamente all’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti. Prevista inoltre l’erogazione di voucher formativi dell’importo di 700 euro per ciascun beneficiario dell’azione, disponibili presso le Agenzie di somministrazione.“Obiettivo strategico dell’intesa è realizzare un’azione che estenda la copertura per i periodi di disoccupazione anche ai lavoratori che attualmente ne sono sprovvisti, coniugandola con interventi di riqualificazione e riattivazione, e promuovendo il contatto e l’interazione tra operatori dei servizi per il lavoro privati e percettori – potenziali ed effettivi – di ammortizzatori sociali”.

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