Vuoi il match difficile e cruciale, vuoi non rischiare di prendere gol. La fase di studio dura mezz’ora, poi, il primo cambio: Espinal lascia anzitempo il terreno di gioco, per lui un problema alla caviglia. Guido Carboni decide di inserire Davì. Dopo tre minuti Mancosu si porta sul fondo, mette in mezzo per Marchi che manca d’un soffio l’appuntamento con l gol. Nel finale i giallorossi si rendono pericolosi in due occasioni. Mengoni recupera sulla trequarti e appoggia per Marotta, ma il tiro dell’ex Cremonese termina sul fondo alla destra di Bindi. Poco dopo, Marchi appoggia per D’Anna sul fondo, il capitano serve in area per Mancosu che di testa manda fuori a lato. Ghersini di Genova fischia, dopo due minuti di recupero, la fine del primo tempo regolamentare.
Nella ripresa il Benevento si sbilancia in attacco avendo la meglio. Pronti, via e dopo soli quattro minuti di gioco la Strega si porta in vantaggio. Marchi serve in area Marotta che a pochi passi dalla porta scarica tutta la potenza in un destro che trafigge Bindi. Al 20’Giallombardo crossa in area, Jefferson di testa manda fuori. Due minuti dopo occasione per Buonaiuto, ma il centrocampista napoletano aspetta troppo e la difesa pontina spazza. Al 24’ il Latina va vicino al gol. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, mischia in area: Agodirin tira, ma Anaclerio ci mette una pezza. L’azione non finisce qui perché De Giosa calcia ancora, la difesa beneventana spazza. Un minuto dopo contropiede del Benevento: Mancosu, egoista, non serve i compagni e tenta il gol dalla distanza mandando alto. Al 27’ Burrai pennella per Danilevicius, ma il lituano manda alto. Alla mezz’ora tiro centrale di Davì, tutto facile per Bindi che blocca e fa ripartire l’azione. Al 38’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Sacilotto manda alto. Nel finale il Latina tenta il tutto per tutto, ma il Benevento tiene duro ed alza un muro in difesa. Nei minuti di recupero, oltre che un forcing totale dei pontini, c’è da registrare un colpo di testa di Cottafava, Gori salva il risultato e si rifugia in corner. Al triplice fischio il Vigorito esplode e si trasforma in una vera e propria bolgia. La squadra, come di consueto, festeggia insieme alla Curva Sud.
IL TABELLINO
Dal nostro inviato allo Stadio Ciro Vigorito, Christian Schipani
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