Mensa scolastica, l’assessore all’Istruzione risponde alle associazioni

“Meno di un mese fa – ha dichiarato l’assessore – mi è giunta la richiesta di convocazione da parte di alcuni associazioni a difesa dei consumatori, che dichiarando una presunta urgenza nel trattare la questione proposta, mi chiedevano di convocare una riunione per discutere in maniera approfondita circa la tematica relativa alla mensa scolastica, questione che sta a cuore a molta parte della popolazione.Vista l’importanza dell’argomento, ho subito attivato la struttura per poter organizzare nel giro di qualche giorno un incontro con gli esperti del settore alimentare dell’Asl, i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, la ditta erogatrice del servizio mensa di Benevento e i referenti delle associazioni che avevano richiesto tale incontro.Ebbene, di lì a pochi giorni, tutti hanno partecipato all’assemblea tranne i referenti delle associazioni. Tutti assenti, senza nemmeno preoccuparsi di avvertire dell’impossibilità d’intervenire.Nel corso dell’incontro del 26 scorso, comunque, faccio presente che abbiamo esaminato tutti i temi posti all’attenzione dalla petizione. Ritengo assolto il mio compito istituzionale in quanto ho dato risposta a tutte le questioni poste, che vagliate dagli specialisti del settore hanno trovato puntuali soluzioni, nel senso che alcune sono state ritenute assolutamente inadeguate alla problematiche avanzate nella petizione, ed altre, come la filiera corta ed il km zero, hanno bisogno di strutture e di organizzazioni che non competono né all’ente Comune, né alla ditta erogatrice. Per quanto riguarda, infine, l’utilizzo di alcuni alimenti segnalati nell’istanza, gli specialisti non li hanno ritenuti adeguati ad una dieta per bambini.Tutto ciò, per chiarire che non vi è nessun allarme e nessuna urgenza né di tipo sanitario, né tanto meno di sicurezza alimentare che investe le mense scolastiche cittadine. Pertanto non ritengo di dover fornire ulteriori opportunità di confronto a chi non ha avuto la sensibilità di presentarsi all’incontro richiesto con le forme dell’urgenza, senza nemmeno preoccupasi di avvertire dell’impossibilità a partecipare. Consapevole altresì di, invece, aver svolto in pieno il mio dovere a tutela dei piccoli utenti delle mense e per la tranquillità dei loro genitori”.

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