Oreste Vigorito, guarda anche indietro: \”…giudicate la nostra gestione pure vedendo il verde del S. Colomba e gli striscioni che prima non c\’erano

Oreste Vigorito soddisfatto della prestazione della squadra, come del resto tutto il pubblico, spende belle parole per i suoi ragazzi e per il gruppo che si è formato. Lo spirito di solidarietà tra i giocatori sanniti e la forte personalità hanno suscitato nel presidente grande orgoglio e sollievo dopo un inizio campionato non molto entusiasmante. Qualche riferimento al passato e soprattutto proiezione nel futuro e in ciò che si sta realizzando, alla luce delle premesse e soprattutto della fiducia che la società aveva rimesso nel suo team.
"Sono soddisfatto del nostro campionato e della prima posizione in classifica, perchè i marziani dell’Atletico Roma – dice scherzando il presidente – non li consideriamo. Siamo contenti, non tanto per la vittoria perchè sarebbe scontato, ma per lo spirito della nostra squadra. Questi ragazzi sono davvero uniti, ed avere la squadra di 30 giocatori così compatti è da pochi. Ora stiamo avendo alcune conferme delle scelte fatte dalla società. Qualche giocatore che era in difficoltà sul piano fisico, sta recuperando. Siamo nel gruppone insieme alle altre squadre. Vogliamo realizzare un grande campionato, di competitività e gloria, senza cercare a tutti i costi di salire di categoria, e con grande spirito, ovviamente anche da parte dei tifosi. Le traverse – dice scherzando il presidente – le abbiamo messe nuove, quindi l’aver colpito qualche traversa non è un ritorno al passato, che lo utilizzo solo per ricordarlo agli altri, in quanto i miei errori li ho pagati, invece gli altri li dimenticano. Ad un certo punto, ho detto a Mariotto di osservare il campo, perchè finalmente era diventato verde. Vorrei tanto che le trasmissioni televisive iniziassero con le immagini del campo di adesso e di quello che avevamo qualche anno fa, in terra battuta, con poca gente a sostenere la squadra, pochi striscioni e u impianto audio che graffiava. Ora bisogna ricordare da dove si è partiti, perchè il passato va visto per questo e non per altro. Voglio sottolineare che Germinale, per un lungo periodo, si è allenato a parte per diventare quello che è. I giocatori più giovani hanno la capacità di fare a sportellati con quelli più grandi fisicamente, capacità che io non ho. E sevono proprio questi scontri a formare un giocatore. Noi presumiamo che gli altri capiscano le situazioni, ma forse non è così. Ho detto a Domenico, qualche tempo fa, di ricordarsi che la vita restituisce sempre ciò che ti dà. Lui non è andato via perchè lo abbiamo trattenuto noi, altrimenti ora stava giocando da qualche altra parte. Germinale, lo scorso anno, ci è costato 350 mila euro ed ora ha appena 23 anni. Qualcuno doveva credere in questo ragazzo. Io non faccio la squadra, altrimenti farei giocare altri e poi – continua scherzando – io conservo soltanto il posto a Landaida e Palermo… Vedere soffrire Germinale e poi vederlo ripreso questa è una delle vittorie della società. Io e mio fratello facciamo da soli la formazione, ma non ci mettiamo mai d’accordo. Ecco perchè non possiamo entrare nel merito e facciamo decidere agli altri. Oppure, possiamo decidere di fare due squadre, una la dirige Ciro e l’altra io, così forse una delle due riesce a salire.Ora sono contento perchè siamo tutti uniti. Tendo a precisare che gli altri giocatori non scendono in campo, non perchè sono infortunati, ma perchè aspettano il loro turno".
Poi il presidente chiude con un ‘ulteriore battuta: " D’Anna, giocatore è arrivato quest’anno, perchè nello scorso campionato c’era il cugino…"

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