Palazzo Mosti, il gruppo An “cambia registro”

Nel mirino l’amministrazione Pepe, a ragione dell’ultima iniziativa “giudiziaria”, vale a dire la denuncia alla Corte dei Conti per i condoni applicati alla riscossione delle multe elevate a carico dei cittadini. La denuncia, come è noto, fu presentata dal comandate dei Vigili urbani, Francesco Delvino, nel 2007. Ma Delvino non è un cittadino qualsiasi. “Si è dirigenti quando c’è un accordo fiduciario con la parte politica. Non crediamo – ha affermato Orlando – che abbia fatto tutto da solo. E quindi l’obiettivo per noi resta l’amministrazione Pepe, che, incapace di sviluppare un dialogo in sede politica, fa appello sempre più spesso ad altre sedi. Renderemo pan per focaccia».Premesso che gli ex consiglieri di maggioranza non si sentono preoccupati per l’attività di accertamento della magistratura contabile, Orlando è quindi passato a illustrare il “pacchetto di accertamenti” che spetta alla giunta Pepe. «Non abbiamo trascurato niente. Neanche l’aria che respiriamo. A proposito, dicono che è inquinata. Verificheremo qual è stata l’attività presente e passata dell’Arpac per scongiurare l’ipotesi. E in che modo i dirigenti, nuovi e vecchi (compreso l’attuale sindaco Pepe) si sono adoperati per scongiurare gli attuali livelli di inquinamento».Il “pacchetto” è consistente. Si comincia con le assunzioni dei dirigenti (Mancini, Delvino, Ferrara) e si passa rapidamente all’Urbanistica (Piano recupero urbano, vicende Zamparini e Passarelli, deroghe Iacp, Bios, riclassificazione zone bianche). Ci sarà poi un capitolo dedicato alle società partecipate («Vogliamo capire perché non è stato ceduto ai privati il 49% delle aziende Asia e Amts e come si pensa di gestire le perdite che si aggirano intorno ai 10 milioni di euro. E vogliamo anche capire come si è sviluppato e chi ha autorizzato l’acquisto di EcoService da parte dell’Asia»).Nel “pacchetto” anche la questione degli appalti (in particolare quello per il Palazzo di Giustizia e per il depuratore), la vicenda delle consulenze e delle collaborazioni assegnate dalla giunta (in particolare per Piattaforma logistica e Puc) e, naturalmente, le politiche di Bilancio. “In quale condizioni economiche versa il Comune di Benevento e – ha affermato Orlando – cosa determina il mancato introito dei tributi affidati alla Gestor?”.Questo, a grandi linee, il pacchetto degli accertamenti. Chi sarà il destinatario del dossier? “Noi siamo rispettosi delle istituzioni – ha chiosato Orlando – tanto che stamattina siamo stati ricevuti dal prefetto De Miro che ha ascoltato la nostra protesta in relazione alla negata visione degli atti del Puc. Abbiamo fiducia nel massimo rappresentante dello Stato, perché la vicenda – già nota – è ai limiti del paradosso. Il Puc viene illustrato nelle sedi dei partiti di maggioranza e negato, in visione, ai consiglieri comunali. Credo che nessuno, a questo punto, si debba sottrarre alle proprie responsabilità. Col prefetto, peraltro, abbiamo anche sottolineato la necessità che il protocollo di legalità non sia solo uno slogan da parte del Comune di Benevento». E alla domanda su ulteriori passi da compiere per l’accertamento di responsabilità, Orlando è stata abbastanza esplicito: «Se il gioco dovesse farsi ancor più duro, le nostre risposte saranno all’altezza, senza escludere il ricorso a quei Palazzi le cui scale sono state finora affrontate solo dalla maggioranza. La stessa maggioranza che in aula denunciava la pratica di “certi sistemi” da parte nostra. Noi finora non abbiamo denunciato nessuno. Finora».

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