Pd. Rebus primarie in Campania, nuovo rinvio in vista

La disponibilità resa nota ieri da Gennaro Migliore a scendere in campo (nella duplice opzione di candidato unitario o di partecipante alle primarie), mette a rischio anche la data del primo febbraio, l’ultima fissata di rinvio in rinvio dopo che quelle del 14 dicembre e dell’11 gennaio sono già venute meno. Un ulteriore rinvio (al 15 febbraio?) appare piu’ che una semplice ipotesi. Sembra andare in questo senso la convocazione per domani pomeriggio della segreteria regionale del Partito Democratico: il passaggio necessario per convocare una nuova direzione regionale, probabilmente per sabato 24 o lunedì 26. E’ quella la sede deputata per decidere un eventuale nuovo rinvio. Un risultato cui mirano ampi settori del partito, tra cui ex Popolari, Renziani e area riformista, tutti sostenitori di Migliore, che oggi hanno messo a punto il documento con cui hanno chiesto la convocazione della direzione regionale. ”Tutto è possibile” avvertiva sabato il segretario regionale Assunta Tartaglione parlando della possibilità di un nuovo rinvio. E la segreteria di domani farà i conti con le novità rappresentate dalla discesa in campo di Migliore e dall’allargamento della consultazione all’alleato Idv. Domani, al più tardi giovedi’, si riunirà anche la commissione Regolamento che dovrebbe dare il via libera ai nuovi candidati: ”Non spetta alla commissione valutare se le primarie si possano spostare, semmai alla direzione regionale: per me si vota il primo febbraio” sottolinea il presidente della commissione Antonio Amato. In commissione verranno interpellati gli altri partecipanti già da tempo in campo (Vincenzo De Luca, Andrea Cozzolino e Angelica Saggese) cui tocca dare il nulla osta ai nuovi candidati in lizza. ”Non credo ci saranno problemi – dice Amato – nell’accogliere le nuove candidature. Nessuno dei tre allo stato ha posto ostacoli”. Ma domani sarà una giornata importante anche per l’attesa del verdetto di primo grado del processo che vede il sindaco di Salerno, e candidato alle primarie Vincenzo De Luca, imputato per la vicenda del termovalorizzatore con le accuse di peculato e abuso d’ufficio. Una eventuale condanna potrebbe portare a una rinuncia. De Luca, in serata, intervistato da Lilli Gruber su La7, ha detto che, se sarà condannato rispetterà la legge “come abbiamo sempre fatto. Sono uno che ha rinunciato alla prescrizione per ben due volte”, ha aggiunto sottolineando che rifarebbe “dal primo all’ultimo tutti gli atti amministrativi che ho fatto”. E sulle primarie è stato lapidario. “In Campania le primarie si faranno. Anche se con un po’ di sofferenza. In Liguria si è molto amplificata la polemica politica in relazione alle irregolarità che ci sono state. Le primarie non sono la bacchetta magica ma rimangono uno strumento irrinunciabile per selezionare candidati e gruppi dirigenti”. Per De Luca, “Si candidi chi vuole, purché – ha scritto su Twitter – ci decidiamo a far votare militanti e cittadini”, dando di fatto il suo via libera a Migliore. ”Mi auguro – ha aggiunto – che qualcuno chieda scusa ai militanti e ai partiti dopo questa perdita di tempo”. I suoi sostenitori, intanto, si scatenano sui social con una serie di sfotto’ e fotomontaggi: per loro nessun dubbio sul fatto che il migliore in campo non sia quello che di nome fa Gennaro. ANSA

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