Precari, dopo 18 giorni lasciano Palazzo Mosti

 "La nostra iniziativa – si legge in un comunicato dei precari sanniti-  ancora unna volta ha fatto si che il grave problema, acuito maggiormente e ulteriormente dall’approvazione degli ordinamenti della scuola secondaria non passassero inosservati. Oggi lasciamo Palazzo Mosti perchè soddisfatti dei risultati ottenuti:Siamo riusciti a creare una sinergia con altre tipologie di lavoratori che improvvisamente si sono ritrovati senza lavoro e a risvegliare gli animi sopiti degli operatori della scuola. Le nostre mobilitazioni continueranno all’esterno dove in questo momento c’è bisogno di maggiori presenze e forze. Affiancheremo sabato 30 gennaio il comitato lavoratori in lotta dei consorzi davanti alla Prefettura, aderiremo alle mobilitazioni sindacali organizzate da flc-cgile e Gilda degli Insegnanti e all’assemblea Nazionale di tutti i comitati di precari della scuola che si terrà  a Napoli domenica 31 Gennaio. Riteniamo >vergognoso l’atteggiamento dei Parlamentari della maggioranza governativa del Sannio. pronti a divulgare menzogne durante la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. Vergognoso che con sorrisetto sarcastico qualche consigliere comunale si sia fermato per darci ragione e che poi non abbia fatto il benchè minimo sforzo per portare alla luce il problema consapevoli del fatto che cosè facendo avrebbero rischiato la poltrona. Vergognoso che il voto oggi rappresenti potere personale e che quasi nessuno più si preoccupi dei problemi reali della gente comune. Vergognoso che il fine ultimo di queste elezioni siano solo esclusivamente centrati sulla spartizione di poltrone. Vergognoso che si riciclino sempre gli stessi volti: evidentemente un seggio è poco e l’ingordigia è troppa. Il Comitato insegnanti Sanniti non intende affatto arrendersi a questa logica e si è prefissato l’obiettivo di portare al centro dei dibattiti elettorali i veri problemi sociali, di mettere in campo la voce degli invisibili, di mettere davanti alla realtà  i nostri candidati.Per questo si sta valutando l’opportunità  di un’ incursione istituzionale alle prossime elezioni regionali per portare alla ribalta e all’attenzione dell’agenda politica i temi dell’istruzione, della scuola, del lavoro e della lotta alla precarietà . Un’incursione appunto che non sancisce la fine del comitato ma che vuole essere uno strumento in più per portare al centro del dibattito politico le nostre istanze, i nostri bisogni per smascherare una volta per tutta una politica fatta di clientele e prebende ed ormai incapace di ascoltare la voce".

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