Province a Governo, serve Dl o a rischio i servizi. Impossibile scaldare scuole e piani neve senza 650 mln promessi

E’ urgente un decreto legge per risolvere l’emergenza bilanci delle Province e delle Città metropolitane che, dopo il referendum, continuano a dover assicurare servizi ai cittadini, dal riscaldamento delle scuole superiori con 2 milioni e mezzo di studenti, alla manutenzione di 100 mila km di strade provinciali. A chiederlo è un documento approvato dal Comitato Direttivo delle Province italiane, che si è riunito oggi a Roma per fare le prime valutazioni sul post referendum e analizzare lo stato dei bilanci degli enti. La richiesta principale dei sindaci Presidenti di Provincia è il riparto del fondo per gli enti territoriali previsto dalla Legge di Bilancio con l’assegnazione alle Province di 650 milioni e 250 milioni alle Città metropolitane e l’implementazione delle risorse destinate a finanziare gli interventi di messa in sicurezza e gestione di 130 mila km di strade, di 5100 scuole superiori e per le politiche di contrasto al dissesto idrogeologico. Le Province infatti sono allo stremo dopo i tagli che dal 2015, anno che è seguito alla riforma Delrio del 2014, hanno tolto loro rispettivamente 650 mln, 1 miliardo e 300 (quest’anno) e 1 miliardo e 950 milioni nel 2017. Nei giorni scorsi le Province hanno scritto al capo dello Stato una lettera disperata. “Intendiamo aprire da subito un confronto franco con il nuovo Governo – ha detto oggi il presidente dell’Upi, l’Unione delle province d’Italia Achille Variati al termine della riunione – per arrivare nel più breve tempo possibile ad una soluzione. Abbiamo urgenze da rispettare, come i piani neve o il riscaldamento delle scuole: temi che devono essere considerati prioritari, e su cui l’attenzione delle istituzioni deve essere massima, perché si tratta di garantire la sicurezza dei cittadini. Tanto più ora che il referendum ha sgombrato dal dibattito le questioni legata all’assetto delle Province e le ha confermate tra le istituzioni costitutive della Repubblica”. Dall’approvazione della Legge Delrio, dei 43 mila dipendenti provinciali, 23 mila sono stati trasferiti a Regioni, Comuni, uffici giudiziari o sono stati prepensionati e solo per circa quattrocento si cerca la destinazione finale. Quanto alla spesa corrente delle Province, questa e’ passata da 7,5 miliardi del 2013 a 4,8 di quest’anno. Le 76 Province a statuto ordinario, con l’approvazione della Legge Delrio, hanno ormai un costo della politica pari a zero.

ARTICOLI CORRELATI