Ruggiero:” La richiesta dell’ATO rifiuti ai Comuni per l’ubicazione di un biodigestore, in questo momento, è paradossale”

Ieri l’ATO rifiuti, con nota sottoscritta dal direttore Romito, ha chiesto a tutti i comuni del Sannio la disponibilità di tre ettari di terreno per realizzare un biodigestore capace di trattare 32.000 tonnellate di organico all’anno, più o meno la quantità prodotta dall’intera provincia.
In un momento in cui abbiamo ben altri cinque impianti in corso di autorizzazione, ci saremmo aspettati una presa di posizione su questa tematica invece di cercare un ulteriore sito per la realizzazione di un biodigestore di proprietà pubblica e con la Regione Campania che da tempo sta lavorando alla redazione di un progetto per l’ammodernamento dello STIR di Casalduni. Definire tutto ciò un paradosso e un modo elegante per descrivere un grande pasticcio che alla fine ricadrà sulle tasche dei cittadini considerato che il Sannio resta una provincia senza impianti ma paradossalmente con una quantità spropositata di progetti. E’ chiaro che il Presidente dell’ATO, il sindaco di Casalduni Iacovella, cerca un sito alternativo a quello rappresentato dal suo paese per realizzare questa infrastruttura, e ci chiediamo perchè altri Comuni dovrebbero accettare questa proposta, senza evidenziare che un biodigestore capace di trattare 32.000 tonnellate annue di umido non è che lo si posizioni a piacimento, sia per la logistica che di per la capacità di smistare il biogas prodotto. Inoltre, se quest’impianto proposto dall’ATO si facesse, quale sarebbe la posizione dell’ATO sui tanti impianti di rifiuti proposti dai privati ed in corso di autorizzazione presso la Regione Campania ? Questa è una domanda che al momento resta senza risposta. In questa situazione la Regione Campania o commissaria l’ATO o ammette che la norma che li ha costituiti è praticamente inattuabile e quindi sbagliata, perchè i territori hanno dimostrato di non avere la capacità di gestire il proprio ciclo dei rifiuti. Ormai siamo al collasso indotto di un sistema che subisce la speculazione rappresentata dal business degli impianti e dei trasporti, la cui società provinciale è in liquidazione per giunta con un’impiantistica abbandonata, e per finire a gestirlo dovrebbe essere un ambito oggi immobile anche con la complicità di diversi Comuni. Se a tutto ciò aggiungiamo l’idea dei subAto, trovata psichedelica della politica Mastelliana, allora è legittimo chiedersi, ma chi sta guadagnando in tutta questa situazione, oppure è semplice e chiara incompetenza ?. Nella prima ipotesi invito la procura di Benevento a vederci chiaro, nella seconda non ci resta che perseguire l’unica strada della nomina di un commissario regionale.
 Giuseppe Antonio Ruggiero –   Consigliere Provinciale del Partito Democratico

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