**Sanità: affondo Schlein contro governo, Pd continua a tessere per unire opposizioni’**

Roma, 2 ott. (Adnkronos) – “Calenda fa Calenda e ogni due per tre fa il tweet” su sanità e opposizioni. E Conte? “I 5 Stelle hanno chiesto di poter fare un approfondimento al loro interno. Noi non abbiamo fretta, l’importante è raggiungere l’obiettivo e il Pd ci proverà fino all’ultimo”. Tra i dem si racconta così all’Adnkronos lo stato dell’arte sulla proposta unitaria delle opposizioni in difesa della sanità pubblica. Lavoro partito con slancio e che al momento si è però arenato. Nel Pd si confida che il percorso riparta a breve. Per una serie di motivi. Il primo è che, già dai primi contatti informali, “sul merito i punti di contatto sono molti”. Qualche punto va discusso, ad esempio su come ridurre le liste d’attesa, ma sul grosso “ci siamo”.

E l’altro motivo è che la Nadef offre un quadro ben peggiore delle ipotesi più pessimistiche. “Noi abbiamo parlato di almeno 4 miliardi necessari alla sanità. Temevano ne mettessero non più di 2. E invece tagliano e tagliano addirittura 2 miliardi”, denunciano dal Pd. Insomma, una base più che solida sulla quale far partire un fronte comune di opposizione al governo con una proposta di legge o con emendamenti unitari alla manovra. Un tema, oltretutto, “molto popolare” visti di mesi di campagna elettorale alle porte. Dunque, la valutazione è che se qualcuno si sfilerà – e gli occhi sono puntati sui 5 Stelle di Conte – non sarà semplice argomentarlo. “Sarebbe piuttosto strano. Noi ci siamo, ora vediamo se c’è la volontà politica di andare avanti”.

Intanto la segretaria Elly Schlein, che ha convocato per giovedì la Direzione del Pd, affonda il colpo contro il governo Meloni: “Tutte le persone devono sapere che Meloni mentre cerca un nemico al giorno sta smontando pezzo per pezzo il nostro diritto alla salute”. I dem seguono la segretaria con un fuoco di fila oggi di dichiarazioni di questo tenore. “Il governo di Giorgia Meloni -dice Schlein- continua a tagliare il servizio sanitario nazionale mentre un italiano su cinque rinuncia a curarsi a causa della crisi. La situazione della sanità pubblica costringe sempre più italiani a non curarsi e la risposta del governo è tagliare ancora fondi: un atteggiamento gravissimo e incomprensibile che non faremo passare sotto silenzio”.

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