Santamaria: ritornare a discutere della crisi idrica

Non possiamo rassegnarci, come città capoluogo, ad essere trattati nel modo in cui siamo stati trattati. Ovviamente, a mio giudizio, chi deve darci spiegazioni chiare in questo senso è sicuramente la Regione Campania. In quest’ottica fatico a comprendere fino in fondo la richiesta, avanzata dai miei colleghi di minoranza, d’istituzione di una commissione d’indagine comunale. Infatti, la stessa, a norma di regolamento, può solo indagare su fatti, atti, provvedimenti posti in essere da organismi comunali o dai rappresentanti dell’Ente presso altri organismi. Ora, considerati i limiti sopra descritti, la commissione d’indagine comunale si fermerà ad accertare le responsabilità che sono in testa agli uffici comunali e quelle che riguardano il nostro gestore della rete idrica GE.SE.SA. Credo però che ciò, per i fini che tutti intendiamo raggiungere, sia perfettamente inutile. Infatti, considerato che la GE.SE.SA. riceve l’acqua dalla Regione Campania, non riusciremo a scoprire con questa indagine grosse cose. Mentre io credo che debba essere aperta una vera e propria vertenza, tra il Comune di Benevento e la Regione Campania, al fine di fare emergere la verità di quanto accaduto. Successivamente la Regione Campania deve spiegarci del perché la città di Benevento non possa continuare a godere, anche in questi momenti di crisi idrica, dell’acqua del Torano Biferno. Ricordiamo che, comunque, in questa fase non siamo ancora usciti dalla crisi. Infatti, rispetto all’esigenza della città di ricevere 130 lt./sec. ne riceviamo solo 90 lt./sec. Di questi circa 50 lt./sec. vengono dal Torano-Biferno la restante parte ci viene fornita dall’Alto Calore prelevandola dai campi pozzi di San. Salvatore e Solopaca. Da quanto esposto è necessario che il consiglio comunalesi riappropri , nelle forme che riterrà più opportuno, della materia e spinga l’Ente Comune ad aprire la vertenza, da me proposta, con la Regione Campania.”

ARTICOLI CORRELATI