Servizio Trasporto in Emergenza 118 – Accordi Transattivi e ricadute sui lavoratori

Essendo venuta a conoscenza dei termini degli accordi transattivi sottoposti ai lavoratori dipendenti del servizio 118 di Benevento, ancora una volta la FP CGIL ribadisce la propria contrarietà all’ accettazione di tali misere condizioni al ribasso che, diversamente, sono corrisposte in via giudiziale nella loro completezza e legittimità.

Lo dichiara il segretario provinciale della CGIL FP sanità Pompeo Taddeo.

Innanzitutto gli scatti di anzianità (da C2 a C4 per gli autisti e da D2 a D4 per gli infermieri) non possono e non debbono rientrare sotto forma di “concessione” all’ interno di un accordo transattivo, in quanto il giudice del lavoro ha riconosciuto a tali figure l’ automatismo dell’ inquadramento con i rispettivi incrementi economici, per cui di per sé tale atto, così come prospettato, viene palesemente rivolto “ai pochi” che acconsentono a ben altre sostanziose rinunce. Rinunce pesanti, dal momento che i disagi derivati dai passaggi di contratto hanno causato per ogni lavoratore un ammanco di circa 12 mila euro (così come riportato in precedenti sentenze), e che oggi l’ azienda vorrebbe parzialmente soddisfare attraverso un contributo di 5 mila euro, da erogare nell’ arco dei prossimi 12 mesi, e (viepiù!) a patto che l’ ASL perfezioni le proprie rimesse. Tali condizioni, tra l’ altro protratte in un arco temporale futuro ben al di sopra dei termini di affidamento dell’ attuale servizio, inducono molte perplessità circa la veridicità di quanto premesso, a meno che la Misericordia non abbia elementi di certezza circa i tempi della conduzione del servizio anche per la prossima gara. Così’ anche il premio incentivante, che nulla c’ entra con un accordo, poiché spetta di diritto a TUTTI i lavoratori, e non solo a coloro che “volontariamente” rinunciano a circa 7 mila euro delle proprie spettanze maturate. Per non parlare dell’ indicazione del prossimo mese di marzo 2020, come limite entro il quale corrispondere il pagamento relativo alle ferie non godute, e che, anche in questo caso, induce alla perplessità circa l’ indice di consapevolezza di conduzione del servizio ben oltre i termini previsti dal precedente bando.

Per le motivazioni suesposte, invitiamo le istituzioni al controllo e alla verifica nel dettaglio delle condizioni transattive e, soprattutto, del contesto all’ interno del quale esse avvengono, dal momento che è, tra l’ altro, riportato anche sul verbale dell’ ultimo incontro in sede Prefettizia, l’ atteggiamento vessatorio a carattere ritorsivo, utilizzato da Misericordia nei confronti dei lavoratori che liberamente (questi si!) si astengono dall’ accettare tali condizioni e che, però, vengono puntualmente dirottati ciclicamente su postazioni molto distanti dal luogo di residenza, per mano di un Coordinatore tuttofare che riveste (al contempo) anche i panni del sindacalista (di altra sigla sindacale) promotore di accordi così sottoposti ai lavoratori. La FP CGIL invita anche i lavoratori ad astenersi dal sottoscrivere tali transazioni, proponendosi di accompagnarli dinanzi al Giudice del Lavoro, per mezzo del quale tenteranno il riconoscimento dei propri diritti dal primo all’ ultimo.

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