Slitta assemblea Lega A, Tavecchio:”evitare paralisi”

LaPresse

La Lega Serie A rischia la paralisi e bisogna fare di tutto per evitarlo. E’ la denuncia del commissario straordinario Carlo Tavecchio, costretto a rinviare a nuova data l’assemblea di domani, perché le 9 assenze annunciate avrebbero fatto mancare il numero legale. Il presidente della Figc ha ascoltato svariate giustificazione dai dirigenti: trattative di mercato, impegni nei ritiri delle squadre o in tournée, qualcuno ha detto di essere in vacanza, ma più che altro contano le strategie politiche legate al punto più caldo all’ordine del giorno, l’esame dei punti essenziali della riforma dello Statuto, su cui ancora non c’è intesa fra i 20 club. Fra le assenti, l’unica big è il Milan (domani l’ad Fassone partirà con la squadra per la Cina), le altre dovrebbero essere la Lazio di Lotito, l’Udinese, il Genoa, l’Atalanta, il Benevento, il Chievo, il Crotone e il Verona. All’ordine del giorno c’erano anche la fatturazione dei ricavi dalla vendita dei diritti tv della prossima stagione, la determinazione dei dei compensi dei commissari straordinari, l’affidamento di incarichi professionali e attività di supporto alla commercializzazione dei diritti tv all’estero e il bilancio preventivo. “È ferma intenzione dei Commissari individuare con urgenza ogni possibile determinazione per impedire che il protrarsi di una non corretta gestione dell’attività assembleare condanni la Lega di Serie A ad una vera e propria paralisi, gravemente dannosa per l’immagine di tutto il calcio italiano”, si legge nella nota fatta stendere da Tavecchio con i vicecommissari, Paolo Nicoletti e Michele Uva, che sperano di realizzare entro ottobre la riforma della governance ma stanno facendo i conti più o meno con le stesse e spaccature che hanno causato in Lega l’impasse, prologo del commissariamento scattato il 21 aprile. Tavecchio sta ragionando con gli avvocati sui rimedi possibili. L’obiettivo è scongiurare il pericolo che nella Lega Serie A si ripeta ciò che sta succedendo in Lega B (senza presidente da febbraio), dove il protrarsi di assemblee (elettive) senza numero legale rischia di portare a un altro commissariamento nel giro di un mese e mezzo.

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