Suap/Sue, Miceli interroga Mastella: “70mila euro per un servizio che potevamo avere gratis, perché?”

Il Comune di Benevento ha deciso di spendere settantamila euro per affidare a una società privata un servizio che la Camera di Commercio fornisce gratuitamente. Quali le valutazioni tecniche che hanno spinto palazzo Mosti a compiere questa scelta?” – a chiederlo, con una interrogazione a risposta scritta e orale indirizzata al sindaco, è il capogruppo di ‘Città Aperta’ Angelo Miceli.

Il 6 dicembre scorso – spiega Miceli – con determina dirigenziale veniva indetta la procedura negoziata senza bando per laFornitura di un sistema software per la presentazione online delle pratiche relative all’edilizia, alle autorizzazioni sismiche e alle attività produttive delComune di Benevento e la gestione del relativo back office, e dei servizi di integrazione con i sistemi in uso e di formazione e training on the job del personale”. Il servizio veniva aggiudicato, il 28 marzo, alla Publisys Spa – società con sede legale a Potenza – per il costo di 70milaeuro più iva”.

Eppure – prosegue il capogruppo di ‘Città Aperta’ – da anni la Camera di Commercio, attraverso il portale www.impresainungiorno.gov.it, fornisce gratuitamente servizi di vario tipo proprio per la gestione e l’invio di pratiche destinate sia agli uffici SUAP, cioè gli Sportelli Unici per le Attività Produttive, che agli uffici SUE, cioè gli Sportelli Unici per l’Edilizia. Molti comuni del Sannio hanno seguito questa strada, sottoscrivendo una semplice convenzione con la CCIAA. Sulla base delle previsioni contenute nel D.P.R. n. 160/2010, avrebbe potuto farlo anche il Comune di Benevento. E invece no: palazzo Mosti ha preferito spendere 70mila euro. Per quale motivo? Qualcuno – conclude Miceli- desse una motivazione”.

Di seguito il testo integrale dell’interrogazione presentata da Miceli e sottoscritta da tutti i consiglieri comunali di ‘Alternativa per Benevento’: Luigi Diego Perifano, Floriana Fioretti, Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Marialetizia Varricchio, Vincenzo Sguera e LuigiaPiccaluga.

 

 

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