Tempestoso Consiglio provinciale per emergenza idrica

Ma alla fine ha determinato l’abbandono dell’Aula da parte di numerosi consiglieri e quindi la mancanza del numero legale e la chiusura della seduta senza alcuna decisione. Due opinioni si sono confrontate: ferma restando infatti la solidarietà alla Città ed al Comune e l’offerta di cooperare con iniziative concrete per superare questa fase critica, maggioranza e minoranza hanno invece fatto muro contro muro sulla richiesta della “piena autonomia dell’approvvigionamento idrico” per il Sannio, voluta dalla maggioranza in Consiglio; e la “autonomia di gestione nell’approvvigionamento”, invocata invece dalla minoranza. A nulla è valsa l’illustrazione di un parere tecnico da parte del Segretario generale; né la previsione della soppressione degli ATO contenuta nella Legge Finanziaria in corso di approvazione in Parlamento; nè una lunga riunione della Conferenza dei Capigruppo: dopo una lunga kermesse oratoria, il Consiglio si è sciolto con un nulla di fatto.

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