Trasformare i rifiuti in risorsa, accordo tra Provincia e Vedelago

Gli elementi di maggiore interesse emersi, dai lavori di oggi, tra gli altri, sono i seguenti: sia pure con una spesa contenuta ed in pochi giorni è possibile, ad esempio, adeguare lo STIR di Casalduni affinché vengano ridotti tra le 15.000 e le 18.000 tonnellate annue le quantità di rifiuti non ulteriormente trattabili alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte; nonché di 8.000 mc l’anno il percolato da smaltire definitivamente.
“Operiamo in una situazione di pesante precarietà – ha detto Cimitile. Chiediamo aiuto alla Stampa e ai cittadini: non abbiamo la bacchetta magica, non presumiamo di essere dei maghi; chiediamo solo il sostegno per un vero cambiamento nella gestione del ciclo dei rifiuti. Contro questo obiettivo strategico ci sono moltissime resistenze – ha proseguito il presidente della Provincia sannita. Ci vengono frapposti ostacoli di ogni tipo: materiali, immateriali, psicologici; ci sono barriere soggettive ed oggettive, che vogliono impedirci di innovare la gestione del ciclo dei rifiuti e cambiare lo stato delle cose. Ma noi andiamo avanti lo stesso
La Conferenza Stampa  è servita a Gianluca Aceto ad illustrare le iniziative che sono state assunte dalla Provincia nel corso di questi mesi: e cioè gli accordi con il Consorzio CONAI per il Piano dei rifiuti; le intese con Camera di Commercio e Comune per la riduzione delle quantità dei rifiuti prodotti; l’intesa con la Guardi di Finanza per il controllo delle discariche; l’insediamento delle Commissioni di controllo e la messa in sicurezza della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte; l’intesa “Eternit free” per rimuovere l’amianto dai tetti e realizzare impianti fotovoltaici; il completamento dei lavori di bonifica per la discarica di Tre Ponti a Montesarchio. N
è quindi intervenuto l’amministratore unico della SAMTE, Luigi Perifano, il quale si è detto assolutamente solidale con le iniziative e con le strategie che la Provincia si è data per affrontare e risolvere la problematica del ciclo dei rifiuti e che essenzialmente sono finalizzate, nel breve periodo, a razionalizzazione ed ottimizzare gli impianti esistenti e nel lungo periodo a creare l’autonomia gestionale improntata ad una elevata sostenibilità ambientale e alta qualità.
Il responsabile della Daneco, Panfili, ha illustrato nel dettaglio gli interventi che si intendono realizzare a Casalduni
Carla Poli ha infine illustrato la filosofia del Centro Riciclo Vedelago che si intende portare sul territorio provinciale: “nel riciclo spinto dei rifiuti, ha detto la Poli, è il nostro futuro. Se è indispensabile ridurre la quantità complessiva dei rifiuti prodotti, è altrettanto importante capire che oggi gran parte del materiale che viene conferito in discarica è comunque una straordinaria risorsa economica, che può dare lavoro, può incrementare i fatturati e dare reddito a molte persone, che può essere utilissimo all’ambiente. “A Treviso – ha detto la Poli – sono ben 190 le Aziende che lavorano nel riciclo, secondo il nostro modello: nessuna di esse è in Cassa integrazione. Oggi molta materia di scarto che può essere riutilizzabile viene invece mandata all’estero dove la lavorano (per esempio per produrre panchine dei giardini pubblici o mattoni per l’edilizia) e l’Italia lo riacquista con una assurda dispersione di risorse finanziarie e un ancora più assurdo girovagare di TIR per l’Europa per il trasporto di questo materiale. Anche gli scarti possono invece essere una ricchezza e possono restare sul nostro territorio per essere ri-lavorati. Questi prodotti si chiamano Materie Prime Seconde”. Il mercato in questo settore è in piena espansione e per studiare i possibili reimpieghi di materiali di scarto lavorano Centri di ricerca ed Università con un ulteriore vantaggio per il territorio per l’elevato valore aggiunto che si pone in campo. Questo modello di lavoro lo si vuole importare anche nel Sannio.

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