UNA CURVA CHE TROPPO NORMALE NON E’ Continua il project work dell’ITI Lucarelli di Benevento sull’analisi matematica dell’andamento dell’epidemia da COVID 19.

La curva di “Gauss” è stata la funzione oggetto di un project work, realizzato dall’Istituto Industriale G.B. Bosco Lucarelli di Benevento con il coordinamento della prof.ssa Maria Orlacchio, titolare della cattedra di matematica, e del Dirigente Scolastico, dr.ssa Maria  Gabriella Fedele. La ricerca, che si inserisce nell’ambito delle attività di “didattica a distanza” promosse dallo storico Istituto sannita,  ha impegnato gli alunni della V ECA che si sono cimentati nello studio della funzione, dal punto di vista analitico, statistico ed elettronico, indagando il funzionamento dei circuiti RLC e l’andamento delle epidemie, al fine di analizzare le relative curve  che individuano l’evolversi del contagio e che consentono, in questo modo,  di costruire un modello matematico che potrà aiutare gli esperti (epidemiologi ed economisti)  a meglio interpretare i dati per l’adozione delle conseguenti misure di contrasto. Nell’analisi la prof.ssa Orlacchio evidenzia come la scelta della curva “normale” non sia stata casuale; la funzione gaussiana, la più importante distribuzione statistica, è, infatti,  un concetto matematico avanzato che però ha notevoli implicazioni con il mondo reale. Il suo nome “curva normale” deriva dal fatto che molti fenomeni empirici tendono a distribuirsi secondo un modello di tipo gaussiano. Di solito gli alunni, cimentandosi con ragionamenti astratti, considerano la matematica una materia arida e finiscono, così, per “odiarla”. Questa posizione può essere determinata da un suo  insegnamento, talvolta,  troppo nozionistico,  che non facilita un consapevole apprendimento della disciplina, premessa, invece, indispensabile per interpretare correttamente i fenomeni reali. Quindi, in tempo di emergenza sanitaria, considerato che la matematica si sta guadagnando uno spazio sempre più ampio ed essenziale nel racconto dell’evoluzione epidemica, e, dunque,  termini come indice R0, crescita esponenziale, attenuazione del picco, punto di flesso e modello di crescita logistico o gaussiano, stanno diventando di uso comune, cresce il convincimento che la stessa  ci può aiutare a superare questo difficile momento, offrendoci una lettura approfondita del fenomeno, spiegandone le diverse dinamiche e caratteristiche. Gli alunni impegnati nel progetto hanno dimostrato che molti fenomeni, in campo medico, in fisica, in statistica, in campo epidemiologico, seguono una funzione chiamata normale, con un andamento che assume la tipica forma di una campana. Nello studio dell’evoluzione dei contagi (l’epidemia da influenza spagnola, da Sars2003, da COVID 19)  si è osservato come, nei tre periodi storici e  territoriali messi a confronto, nelle città in cui sono state messe in atto delle misure preventive per limitare i contagi, come ad esempio la chiusura delle scuole, delle biblioteche, dei tribunali e altri spazi pubblici, si sia registrato un picco dei contagi molto basso rispetto a città in cui non è stata adottata nessuna misura di lockdown. Il project work con i risultati della ricerca, che offre anche uno spunto interessante per una migliore comprensione del fenomeno, è stato illustrato dagli alunni DI FEDE LUDOVICO, PAPILLO ROSARIO e MIRESSE MATTEO, dell’Istituto sannita,  in occasione di una video-conferenza  organizzata lunedì scorso (25 maggio) sulla piattaforma digitale attivata dall’Istituto che, anche “a distanza”, continua a svolgere le proprie attività didattiche.

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