ZACINTO MIA

Zacinto mia” il terzo romanzo di Antonio Piscitelli (ed. Guida, 2013) sostiene, attraverso la campagna intitolata “La cultura per la solidarietà”, la fondazione SJAKI-TARI-US: un’organizzazione senza scopo di lucro che assiste bambini e adolescenti portatori di handicap mentale. Antonio Piscitelli ha conosciuto questa fondazione nel 2008 e, insieme ad alcuni amici, ha iniziato a sostenerla.
All’epoca lavorava al romanzo che oggi ha visto la luce: lo scopo era quello di far conoscere SJAKI-TARI-US ai suoi lettori e di invitarli a sostenerla. Un anno dopo ne incontrò, a Delft, i responsabili e illustrò loro il progetto. Ottenutone il consenso, non esitò a portarlo a compimento.
Nasce da queste semplici circostanze la campagna di solidarietà che oggi, d’accordo con l’editore, Antonio Piscitelli promuove attraverso Zacinto Mia.

IL LIBRO: Zacinto Mia è una storia che è cognizione profonda del comune presente. Il passato rivive con sconcertante vivacità nella prosa incalzante dell’autore. L’amicizia e la passione civile, il sesso e l’amore, le delusioni e le speranze legano inestricabilmente i personaggi di questo romanzo e ne fanno l’emblema della vicenda collettiva dal secondo dopoguerra ai nostri giorni.

ANTONIO PISCITELLI è nato a Napoli. Autore di saggi brevi, articoli e recensioni, tutti apparsi in rivista; nel 2010 pubblica per Guida Editori il romanzo Come le fate e nel 2011, per lo stesso editore, il romanzo Si dà il caso.

La fondazione Sjaki-Tari-Us opera in Indonesia, a Bali. Accompagna i bambini nel loro sviluppo e ne favorisce l’inserimento sociale, riconoscendo loro la dignità di qualsiasi essere umano. Attraverso gruppi di gioco e apprendimento, nel caso dei più piccini, e per mezzo di gruppi di apprendimento attivo per gli adolescenti e i giovani, la fondazione ne favorisce l’indipendenza, le conoscenze e le abilità di comunicazione. Anche genitori, parenti e amici sono coinvolti in questo programma. Attraverso questo sistema i congiunti dei diversamente abili riescono a capirne nel modo migliore il comportamento. Sjaki-Tari-Us organizza regolarmente laboratori destinati ai genitori dei loro assistiti e supporta il personale docente con esperti volontari provenienti dall’Europa. A Ubud Sjaki-Tari-Us ha creato una sorta di scuola alberghiera, un ristorante (“Warung Sjaki”), dove i giovani che apprendono e lavorano nei servizi di cucina e di sala sono regolarmente retribuiti, divenendo in questo modo membri attivi delle loro comunità. I turisti possono godere di una calorosa atmosfera e gustare deliziose pietanze indonesiane. Anche questo è un modo di aiutare la fondazione. L’organizzazione infatti si serve di qualsiasi aiuto le venga offerto. Si può non solo finanziarne le attività, ma anche offrire materiale didattico e giocattoli per i più piccoli, oltre a mettere le proprie conoscenze e le proprie esperienze al servizio di questa buona pratica attraverso un servizio volontario. Per il volontariato è necessaria la conoscenza della lingua inglese.

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