118, Serafini (SEL): Riorganizzare il sistema dell’Emergenza.

 

Il punto critico è rappresentato dalla scarsa interconnessione tra i sottosistemi e questo determina – continua Serafini – l’impossibilità di verificare lo standard di qualità e il mantenimento dei livelli occupazionali.

Come annunciato nei giorni scorsi – conclude – Arturo Scotto, Deputato di Sinistra Ecologia Libertà, ha provveduto a depositare, rispetto al caso beneventano, una interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministero della Salute.

 

Ufficio Stampa SEL

Federazione di Benevento

 

 

 

Si riporta, di seguito, il testo della Interrogazione presentata dall’On. Scotto.

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
AL MINISTERO DELLA SALUTE
AL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA

PREMESSO CHE:

  • il servizio trasporto infermi in 118 per Benevento e provincia, sia dalla sua istituzione, è stato esternalizzato attraverso aziende private.

  • Il controllo della qualità del servizio e la verifica dell’applicazione da parte delle aziende private della contrattazione collettiva nazionale richiamata con cadenza triennale nei vari capitolati di appalto dei bandi di gara sono rimasti in capo all’Asl.

  • Il 20 febbraio 2009 l’Asl procedeva a pubblicare il bando di gara triennale per l’aggiudicazione del servizio 118.

  • Il 14 maggio 2009 con determinazioni dirigenziali la stessa Asl dichiarava la gara deserta ed indiceva procedura negoziata per l’affidamento del servizio.

  • In entrambi i casi il valore posto a base d’asta era pari a 9.975.000,00 euro, neppure sufficiente a coprire il costo del lavoro, che nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria per l’intero triennio non poteva essere inferiore a 12.433.330,80 euro, come peraltro ravvisato dal TAR Campania con sentenza del 22/10/2010.

  • La gara d’appalto e la successiva procedura negoziata con la quale il 23 luglio 2009 veniva aggiudicato definitivamente il servizio, nonché il contratto di appalto sottoscritto il 27 agosto 2009 venivano conseguentemente annullati, ed il tutto veniva confermato anche dal Consiglio di Stato che, ad un ricorso proposto dal raggruppamento in A.T.I. Sani.t-Modisan, il 30 maggio 2011 rispondeva ribadendo di fatto quanto già espresso dal TAR e condannava l’Asl a pagare all’azienda esclusa il 10% dei potenziali profitti che avrebbe potuto realizzare.

  • Nel frattempo il Direttore Generale, il Direttore Amministrativo e il Direttore Sanitario venivano rimossi dall’incarico a seguito di indagine giudiziaria, e dal 01/01/2010 diveniva Commissario dell’Asl il prof. Di Salvo, che faceva pubblicare il 18/08/2011 un nuovo bando di gara rispettoso delle sentenze su citate e capace di tutelare il personale dipendente non sottoponendo il costo del lavoro a ribasso d’asta.

  • Il 26 settembre 2011 veniva nominato come nuovo Direttore Generale il dr. Michele Rossi, che il 7 marzo 2012 revocava definitivamente l’atto deliberativo con cui il Commissario aveva indetto la nuova gara, lasciando così, di fatto, l’intero comparto senza un capitolato speciale da rispettare a carico delle Aziende attualmente ancora gestrici dell’appalto.

  • I 114 paramedici dipendenti da aziende private ed operanti nel servizio 118 sono così divisi: 44 dipendenti Modisan e 70 dipendenti Sani.t

  • La Sani.t ha compiuto una serie di irregolarità nei confronti dei suoi dipendenti (stipendi non pagati e non rispecchianti il CCNL, pessimi rapporti col personale dipendente spesso coercitivamente spostato e con le organizzazioni sindacali), e la situazione è ulteriormente peggiorata dal febbraio 2012, allorquando a causa dei mancati versamenti contributivi l’Asl, pressata dalla prefettura e dalla magistratura, ha bloccato i mandati di pagamento a favore dell’azienda capofila e per converso anche a favore dell’azienda associata sino a quando la Sani.t non avesse certificato di aver regolarizzato la sua posizione in merito al rispetto del CCNL e al versamento contributivo.

CONSIDERATO CHE:

  • l’Asl ha solo tardivamente iniziato ad adempiere alle sue funzioni di controllo sulla qualità del servizio e soprattutto sul rispetto del CCNL.

  • Il Direttore Generale dr. Rossi ha bloccato la gara d’appalto indetta dal Commissario nonostante quanto indicato dalle sentenze del Tar Campania prima e del Consiglio di Stato poi.

  • La Sani.t ha creato un contesto lavorativo inaccettabile e irrispettoso della dignità dei propri lavoratori, che ciclicamente si trovano a stare senza stipendio per periodi che vanno dai 3 ai 4 mesi.

INTERROGA:

  • se e quali provvedimenti si intendano prendere in merito per garantire l’indispensabile servizio del 118 e contemporaneamente la tutela dei diritti dei lavoratori interessati ed il rispetto del CCNL.

 

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