8 marzo: istanza ‘Femminile maschile neutro’ contro discriminazioni in documenti identità

Roma, 8 mar. (Adnkronos) – “In Italia le donne esistono, ma non vengono nominate. Sono sempre un sottinteso, nascoste dal maschile neutro persino quando si tratta della loro identità personale, persino nei documenti ufficiali. Da questo presupposto nasce la diffida che l’associazione Femminile Maschile Neutro ha presentato al Ministero dell’Interno, al Ministero della Pubblica Amministrazione e al Ministero dell’Economia e delle Finanze per ottenere la modifica delle specifiche tecniche per la predisposizione, la formazione e il rilascio della Carta d’identità elettronica nonché della carta d’identità cartacea, del passaporto e del certificato elettorale, nel rispetto del diritto al nome, alla parità di genere e dall’identità personale”. Si legge in una nota.

“L’istanza porta la firma della giornalista Maria Tiziana Lemme, co-fondatrice insieme all’antropologa Amalia Signorelli, dell’associazione Femminile Maschile Neutro – dal 2017 impegnata per eliminare le discriminazioni verbali e linguistiche -, e giunge in occasione delle celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna”.

“Chi non si nomina non esiste – dichiara Maria Tiziana Lemme di Femminile Maschile Neutro – ed è gravissimo che nella società contemporanea una donna non esista, di fatto, e sia ancora discriminata e priva di definizione nel linguaggio amministrativo. La nostra diffida nasce con lo scopo di attuare una modifica sostanziale della terminologia all’interno della documentazione amministrativa, inclusi i documenti d’identità. Il diritto al nome, alla parità di genere e all’identità personale passa anche e soprattutto dall’utilizzo e dalla formazione della documentazione amministrativa. Questo obiettivo è un diritto fondamentale, perché le parole sono il tramite per la nostra visione del mondo, il nostro modo di pensare e di considerare le persone”.

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