MODA: IN PASSERELLA ARRIVA PRIMO ABITO DA SPOSA 100% MAIS

Ci sono voluti 25 chili di mais per realizzare un tessuto di 8 chili. La novità è stata presentata in anteprima mondiale a Cernobbio al Forum sull’agricoltura organizzato da Coldiretti e Studio Ambrosetti. In passerella la modella vicentina Silvia Ceccon. La creazione è di un giovane stilista di Benevento, Franco Francesca. La base dell’abito è costituita da un bustino in taffettà bianco avorio legato a una costruzione a balze per gonfiare la gonna, stretta sui fianchi e a coda, che si allarga poi scendendo. Anche all’esterno della gonna sono state applicate delle balze alte 7/8 cm, lavorate singolarmente a mano. Per le balze si alternano tessuti che vanno dalla retina, al jersey in un sistema di sovrapposizione che dà movimento. Nonostante il volume l’abito non pesa molto, sembra una nuvola pastosa. “Il corpetto è molto comodo – ha detto la modella – non è difficile indossare un abito così¬, può portarlo qualsiasi sposa”. Ma come si arriva a un bio-abito così¬ rivoluzionario? Dal chicco di granoturco, hanno spiegato i promotori dell’ iniziativa, Coldiretti e NatureWorks LLC, è stato separato l’amido che è stato trasformato poi in zucchero dalla cui fermentazione si è ottenuto l’acido lattico dal cui polimero si ottiene la fibra Ingeo. Ci vogliono 2,7 chili di granoturco per produrne un chilo. L’abito, ha spiegato lo stilista Franco Francesca, che ha all’attivo già un’intera bio-collezione di cui l’abito da sposa rappresenta la nuova frontiera della sua linea, si mette in lavatrice a bassa temperatura, non si sgualcisce, si può mettere in valigia e si può stirare ma quasi a freddo. “La fibra – ha detto Giusi Bettoni di Ingeo – è¨ solo all’inizio di un percorso. E’ nata solo 3 anni fa”. Il prezzo è ora del 10% in più¹ rispetto ai tessuti tradizionali. E per questo unico modello da sposa, per ora, ci vogliono 15 mila euro.

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