ESSERE RURALE. FOIANO SI CANDIDA

 I requisiti ben individuati e specifici compresi nella classificazione di borghi rurali stilata in un apposito Regolamento europeo, escludono i Comuni che seppur detentori del requisito della ruralità, ricadono nelle Aree Parco, essendo essi già destinatari di misure specifiche. Corale l’appello, sonora la risposta. Foiano di Val Fortore, punta sulla quantità delle adesioni e qualità delle proposte. Si tratta di un’opportunità importante per l’economia dell’intera provincia oltre che per i comuni candidabili. Verve progettuale accanto ad un finanziamento pubblico complessivo di 3.500.000 euro, possono definirsi nutrimento vitale per molte realtà del Sannio che “boccheggiano”, essendo previsto come sostegno il 100% della spesa ammissibile per gli interventi dell’ente comunale. Va comunque sottolineato, per dovere di cronaca, la riduzione al 65 % nel caso di strutture pubbliche da adibire ad attività produttive, stesso dicasi per i privati, tenendo presente che nel caso l’intervento riguardi la ristrutturazione dell’intero fabbricato e non solo la facciata a vista, dovrà essere implementata anche una attività economica funzionale al progetto generale. L’iniziativa in questione è di tipo preliminare, anticipatrice della successiva fase di analisi e valutazione dei  progetti presentati, la cui competenza, per precisi accordi tra Regione e Province campane, è in capo allo stesso Ente provinciale. La selezione avverrà, si precisa, nel fedele rispetto degli obiettivi della misura 322, consistenti nella creazione delle condizioni di miglioramento dell’attrattività del territorio e di diversificazione dell’economia locale, promuovendo la rigenerazione del microtessuto produttivo artigianale e commerciale, attraverso la ripresa di attività tradizionali legate al sostrato culturale esistente, attraverso la realizzazione di strumenti di marketing territoriale ad hoc, capaci di incentivare il turismo delle aree interne, e l’attrattavità turistica nel complesso. Saranno bastati 60 giorni? Tale è stato il termine fissato per raggiungere la consistenza progettuale rischiesta, in scadenza il prossimo 30 aprile. Vedremo, intanto ci si augura il massimo coinvolgimento della iniziativa privata, capace di imprimere maggiore vigore e spirito di iniziativa tagliati sulla realtà territoriale percepita. Infine, nei pensieri, non certo reconditi, dell’Amministrazione Comunale, la rivitalizzazione dei microcontesti locali, la lotta allo spopolamento, l’incentivazione agli investimenti per cui è data facoltà ai privati di presentare le proprie iniziative fino al 15 di aprile. Essere rurale, quando le necessità divengono virtù finanziate.

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