“S.N.O.B.” e “Le parole per dirlo”, presentati i risultati dei progetti

“Abbiamo offerto un servizio utilissimo ai ragazzi, alle famiglie e quindi alla scuola – ha commentato l’assessore ai Servizi Sociali, Luigi Scarinzi –. I dati che sono stati raccolti potranno essere impiegati per dare vita a nuovi progetti formativi. Gli studenti hanno compreso meglio il senso della condivisione e anche le famiglie hanno tratto benefici concreti. Così come avvenuto in questa occasione, dobbiamo razionalizzare le risorse ed indirizzarle verso progetti significativi”.

Dal dossier emerge che le prepotenze tra i più giovani esistono e vengono percepite chiaramente da un alta percentuale di studenti. Tra questi, i bambini delle elementari sono più sinceri nell’ammettere episodi di prevaricazione a danno di soggetti più deboli.

L’equipe progettuale, una volta entrata nelle classi, ha presentato l’iniziativa, cercando di non influenzare i ragazzi nel loro approccio alla tematica. Questionari, incontri, l’escamotage del gioco sono stati i metodi utilizzati per realizzare lo studio.

La conoscenza acquisita attraverso l’analisi dei risultati dei questionari risulterà fondamentale per calibrare i successivi interventi e, soprattutto, per fornire una visione chiara del fenomeno bullismo nella città di Benevento.

Al progetto S.N.O.B. è collegata l’iniziativa “Le parole per dirlo”, che ha affrontato il tema dell’abuso e dei maltrattamenti nei confronti dei minori. Sono stati intervistati 110 genitori e sono state fornite loro indicazioni precise su come relazionarsi ai propri figli e come cogliere i segnali di allarme di una condizione di disagio. Presto saranno pubblicati anche i dati relativi a questo studio.

 

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