Consiglio, Sindaco Pepe: Chi ha voluto attentare all’amministrazione deve prendere atto di aver fallito”.

 Ringrazio i consiglieri di maggioranza che, ancora una volta da soli, hanno garantito da soli la partenza del Consiglio. Questa è l’operatività e il senso di responsabilità di cui ha bisogno la città.
Credo che il dibattito e il confronto siano sempre proficui.
Parto da un dato: ci troviamo oggi in una seduta di Consiglio che prende il via dopo una grande anomalia che è il parere del Collegio dei Revisori dei conti, che ha ritenuto di dover dare un parere negativo al riequilibrio per la prima volta nella storia dell’ente.
Questa anomalia è dovuta ad una nostra inefficienza? Come ci si è arrivati? In che modo è stato formulato questo parere negativo?
La prima anomalia che salta agli occhi è che questo parere non riporta grandi pregiudizi dal punto di vista tecnico, e quelli riportati potevano essere facilmente superati. Da sindaco mi sarei aspettato un confronto diverso con i Revisori i quali formulando questo parere avrebbero potuto contattare il sindaco nell’interesse della città per capire in che modo correggere la manovra.
A me invece è toccato apprendere di questo parere da internet alle 11.35 del 15 ottobre scorso.
Non è stato avvertito il dovere di un confronto! Secondo me si tratta di un documento dai forti connotati politici anche per l’assenza di un confronto preventivo.
Tra i rilievi mossi il mancato pagamento di debiti posti fuori bilancio. Abbiamo pagato in poco più di quattro anni ben 20 milioni di debiti provenienti dal passato. Un’azione meritoria, perché bisognava mettere fine a questo capitolo.
Oggi abbiamo ancora da pagare debiti che risalgono al 1988, 1989, 1993, 2004 e 2005. Questi debiti certo non sono stati prodotti dalla disattenzione della attuale amministrazione.
La chiusura del dissesto è stata proclamata da altri, ma praticamente è stata realizzata da noi. Di questi 20 milioni di debiti, pagati dal giugno 2006, meno di 200mila euro appartengono alla nostra gestione. Da qui si misurerebbe la nostra superficialità, per la quale qualcuno vorrebbe scomodare il Prefetto?
Oggi ci troviamo a fare l’ennesima azione meritoria, a scapito del terrorismo psicologico che sarà utilizzato contro i nostri consiglieri. Ma bisogna essere chiari, la nostra è un’azione in direzione degli interessi della città.
Altro rilievo importante nel parere dei revisori era il non aver indetto e comunicato l’approvazione del rendiconto. Tutti, e chi mastica di conti comunali più degli altri, sapeva che la data fissata per il Consiglio sul rendiconto era quella del 28 ottobre. Cosa rimane dunque di questo parere negativo? Nulla, tranne il metodo inaccettabile di schivare il confronto con il capo dell’amministrazione per mettere in difficoltà una parte.
Invito ciascuno a ritornare nei ranghi. Ho letto persino di un componente del Collegio che ha cercato una interlocuzione con il sindaco sui giornali.
Nn ci facciamo intimidire da chi annuncia di essere in contatto con la Corte dei Conti, soprattutto perché siamo sereni del nostro operato: i conti del Comune sono sani.
Sull’evasione, non abbiamo mai avuto tanti risultati positivi, e basta consultare i numeri.
Chi ha voluto attentare all’amministrazione deve prendere atto di aver fallito”.

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