Confcommercio Benevento rende noto lo studio della confederazione nazionale sulla tassa rifiuti che a Benevento è la più alta in regione e attacca la politica locale e
regionale.
“Tra le cinque città in Regione Campania – afferma il presidente provinciale, Nicola Romano – siamo la città più virtuosa per quanto concerne le percentuali di raccolta differenziata attestandoci al 64% dell’intera massa rifiuti. Un dato che ci pone in posizione di rilievo anche a livello nazionale. Ciò nonostante a fronte di un fabbisogno standard stimato in poco più di 11 milioni di euro annui, si passa a quasi 17 milioni con uno scostamento di circa 6 milioni pari al 51% in più ovviamente a carico dei contribuenti. Ovviamente il danno economico alle famiglie e alle imprese raggiunge limiti a volte insostenibili: basti pensare che un
supermercato di medie dimensioni o un albergo con 30-40 camere ha un differenziale contributivo di circa 20.000 euro annui. Un fruttivendolo in un locale di media quadratura più di 5.000 euro annui”.
“Questi costi ‘morti’ – aggiunge – impoveriscono sempre più il nostro comparto produttivo influendo su ogni cittadino e consolidando, di fatto, la nostra ultima posizione nella tabella del reddito pro capite. L’organo politico regionale aveva ed avrà sempre il compito e
l’obbligo di riconoscere alle realtà locali i giusti riconoscimenti sulle performance ottimali. E invece ci destina a pattumiera regionale. Le quantità di rifiuti già ammassati sul territorio
provinciale potrebbero coprire la nostra produzione per i futuri due secoli”.
“Ci siamo appellati alle nostre rappresentanze politiche – conclude Romano – ma nulla. Non resta che abbandonarci alla constatazione di essere sovrastati da una lobby politico istituzionale che non trova nessuna contrapposizione ed è anche per questo che opera indisturbata a discapito del territorio delle imprese e di tutti i cittadini”.
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