**Roma: morte Maddalena Urbani, periti ‘se soccorsa in tempo poteva essere salvata’**

Roma, 5 apr. (Adnkronos) – Se i soccorsi fossero stati avvisati in tempo, si sarebbe potuta salvare Maddalena Urbani, la figlia 21enne del medico-eroe Carlo Urbani che per primo isolò il virus della Sars, morta per un’overdose di metadone il 27 marzo 2021 nell’abitazione del siriano Abdulaziz Rajab, in zona Cassia, a Roma. Al processo che si svolge davanti alla Corte d’Assise di Roma, Rajab è imputato per omicidio volontario con dolo eventuale, in concorso con l’amica della vittima, Kaoula El Haouzi.

Oggi sono stati ascoltati i consulenti tecnici del pm, una tossicologa e il medico legale, i quali hanno sostenuto che la morte della ragazza si sarebbe potuta evitare se i soccorsi fossero stati allertati in tempo: Urbani infatti si sarebbe sentita male alle 20 di sabato 27 marzo, ma l’ambulanza sarebbe stata avvisata 17 ore dopo, alle 13 del giorno dopo.

Al processo si è arrivati dopo che la procura di Roma ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Parti civili sono la madre e il fratello della vittima, rappresentati dall’avvocato Giorgio Beni. La prossima udienza è stata fissata per il 5 luglio.

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