Lavoro: Cuperlo, ‘bene Pd spinga su salario minimo’

Roma, 31 mag. (Adnkronos) – “Abbiamo salari inchiodati dal secolo scorso, siamo praticamente l’unico Paese tra le economie europee più avanzate ad avere questo triste primato. E, a peggiorare il quadro, questo dato si intreccia con le tutele che mancano, soprattutto per i lavoratori più fragili, giovani e donne”. Così Gianni Cuperlo, presidente della Fondazione Costituente del Partito democratico a Radio Immagina, la web radio dem.

“Cito un altro dato, ovvero che nel nostro Paese ci sono oltre novecento tipologie contrattuali diverse – dieci anni fa erano meno della metà. Diciamolo allora chiaramente: crisi economica, pandemia e guerra hanno fatto crescere a dismisura le disuguaglianze e, dunque, fa bene il ministro Andrea Orlando che, con un’azione incisiva, interviene su quello che può lenire, attraverso gli ammortizzatori sociali, gli aumenti salariali, la sofferenza di ampie fasce di popolazione”.

“E’ giusto che il Pd, e la riunione di segreteria di oggi è un altro tassello importante su questa strada, spinga sull’acceleratore per una legge sul salario minimo, che voglia estendere diritti, garanzie e tutele che sono, lo ricordo, a fondamento della nostra carta costituzionale. Sarà quello del lavoro, della protezione di chi non ce la fa, un terreno di confronto centrale nella campagna elettorale per le politiche del prossimo anno”.

“Il Pd -prosegue Cuperlo- è conosciuto come il partito della stabilità, ma insieme a questa sua preziosa funzione va associata anche quella di partito del cambiamento che vuole una legge sulla rappresentanza da troppi anni declamata e non fatta. E che difende gli interessi e i bisogni delle fasce di popolazione più colpite da quel trittico crisi, pandemia, guerra. Significa difendere, e essere riconoscibili, non solo gli ultimi di quella ingiusta fila, ma anche i penultimi e i terz’ultimi visto che la forbice delle disuguaglianze rischia di allargarsi giorno dopo giorno”.

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