COMUNICATO STAMPA GENNARO SANTAMARIA

“A prima vista questo problema potrebbe apparire di secondaria importanza, ma, se lo si inquadra nel contesto più generale che la nostra realtà territoriale sta vivendo la questione assume connotati preoccupanti. Infatti, da tempo sul nostro territorio si sta assistendo ad un graduale e lento processo di desertificazione dei servizi esistenti. Insomma, accade che, sia lo Stato centrale che il Governo Regionale, per far fronte alla necessità di riduzione della spesa pubblica, hanno ipotizzato la soppressione di una serie di uffici e strutture periferiche. Il criterio che tutte le Amministrazioni stanno utilizzando per individuare le sedi da sopprimere è quello relativo al dato demografico. Ovviamente, la nostra Provincia, essendo la più piccola della Regione ,risulta naturalmente candidata, così come i dati già dimostrano, a perdere quasi tutti gli uffici presenti sul proprio territorio. Questo è già accaduto con la soppressione di importanti Direzioni Provinciali di Aziende Pubbliche o Aziende che in passato erano a totale capitale pubblico. Chiaramente stiamo comunque parlando di aziende che gestiscono importanti servizi pubblici come ad esempio la TELECOM o l’ENEL. Ciò sta per avvenire anche oggi: infatti, è già prevista la chiusura della sede provinciale della Banca d’Italia. Ciò, purtroppo, accadrà sicuramente anche domani, ci riferiamo a quanto sta succedendo per gli uffici periferici del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La stessa cosa, come si diceva, si sta verificando anche per alcuni servizi pubblici Regionali. Infatti, in questi giorni si sta discutendo della soppressione di circa la metà dei presidi di Continuità Assistenziali (ex Guardie Mediche) e della scomparsa, in alcune importanti strutture ospedaliere della provincia, vedi Ospedale di Cerreto Sannita, di interi reparti di assistenza. Ovviamente tutto questo, oltre a determinare una diretta depressione dell’economia locale, è bene ricordare che il 70% del reddito provinciale dipende dal settore terziario, ivi compreso il settore della Pubblica Amministrazione, determinerà sicuramente uno spopolamento sul piano demografico. E’ del tutto evidente che, se questo fenomeno dovesse proseguire, in futuro sempre meno persone decideranno di rimanere sul nostro territorio e, ancor di più, sarà poco probabile che altri decideranno di venirci. Infatti, una provincia che viene svuotata gradualmente del proprio centro direzionale non è appetibile nè sul piano professionale nè sul piano imprenditoriale. Quindi la vicenda della biglietteria della Stazione Centrale di Benevento, Stazione tra l’altro candidata a diventare strategica rispetto all’ipotesi di realizzazione della linea di alta capacità Napoli – Bari, è l’ultimo scippo che il nostro territorio sta subendo. Tutto ciò deve portare ad una riflessione serie e determinare la classe dirigente di questo territorio ad aprire una vera e propria VERTENZA SANNIO. Per quanto ci riguarda come forza politica ci impegneremo a fare la nostra parte.”Dott. Gennaro Santamaria

ARTICOLI CORRELATI