Altrabenevento. Edilizia cittadina, elezioni e “partito del mattone”, due domande a Giangregorio (M5S) e Pisaniello (PD).

Dieci giorni fa, nel segnalare la scandalosa nomina della Commissione Edilizia “che deve durare un solo mese” con riconferma dell’ing. Gianluigi Barretta, socio della Ristorò ed ex dirigente della scandalosa mensa scolastica, e la nuova nomina dell’ing. Silvano Capossela, ex presidente dell’ANCE, abbiamo chiesto un commento ai candidati sindaci e consiglieri comunali, soprattutto quelli che si occupano di edilizia e appalti.

Nessuno è voluto entrare in merito, neppure Vittorio Giangregorio, architetto e candidato con il Movimento 5 stelle, il quale con un suo recente intervento a mezzo stampa si è limitato a criticare il Piano Urbanistico Comunale sovradimensionato (ma ha sbagliato ad indicare l’incremento dei vani) senza chiarire perché rimasero in silenzio i grillini beneventani, quando tra il 2009 e il 2012 Altrabenevento conduceva in solitudine, una strenua battaglia per la modifica di quello strumento di pianificazione. Giangregorio nel suo lunghissimo scritto accenna anche ai nuovi interventi previsti sulle aree di proprietà del Gruppo Abete vicino il Centro Commerciale Buonvento, progettati proprio dall’ing. Barretta, ma non commenta in alcun modo la sua conferma nella commissione edilizia.

Il candidato consigliere pentastellato avrebbe dovuto farlo anche per chiarire, da cittadino candidato, cosa pensa della permanenza nella Commissione Edilizia Integrata, del fratello, l’arch. Giovanni Giangregorio, nominato dal Consiglio comunale nel 2011 in quota “udeur”, cioè per designazione e con i voti dei consiglieri di opposizione. Rappresenta ancora Mastella e per questo l’ex ministro i suoi rappresentanti in consiglio non ne hanno mai chiesto la sostituzione? Intanto quella nomina è scaduta comunque e quindi sarebbe stato opportuno per il Movimento 5 Stelle chiedere le dimissioni di tutti i suoi componenti.

Nessun commento è arrivato da parte di alcun candidato, anche per la nomina di Silvano Capossela nella “nuova” Commissione Edilizia. La Confindustria e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, hanno presentato ricorso sostenendo che Capossela non è più gradito agli imprenditori locali a seguito di uno scontro, finito anche in tribunale, con i vertici nazionali dell’ANCE. In verità quella associazione registra molte tensioni interne e molti contenziosi con diverse sedi locali, ma perché Capossela è stato “radiato”? Anche questa vicenda non può essere ignorata, soprattutto in questa città nella quale il “partito trasversale del mattone” conta moltissimo e viene più volte interessato da vicende giudiziarie per corruzione, tangenti, estorsioni ed usura. Perché Capossela (che peraltro è stato mandatario del sindaco Fausto Pepe nel 2006), già presidente della Cassa Edile e dell’ANCE, viene adesso “sfiduciato” da Confindustria e dalla metà dei suoi colleghi costruttori? Paga come capro espiatorio le colpe di tanti per gli scandali giudiziari di questi ultimi dieci anni? Ci può spiegare qualcosa Rosaria Pisaniello, imprenditore edile, impegnata sul fronte antiracket con il Sialp e dirigente cittadina del PD?

Il presidente, Gabriele Corona

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