AMTS. Continua la polemica con i consumatori su “fermate fantasma”, “pensiline caraibiche” e qualità dei servizi.

Le associazioni continuano a denunciare la presenza generalizzata in città di “fermate fantasma” prive di indicazioni di linee, percorsi ed orari. A parte qualche isolato intervento, in gran parte dei rioni quali Pacevecchia, Ferrovia, Libertà, Capodimonte e nelle contrade si vedono ancora fermate senza indicazioni. “Questo stato di cose viola la Legge regionale sui trasporti” – denunciano nuovamente le presidenze provinciali delle 3 associazioni. Gli interventi posti in essere dall’ AMTS in questi giorni e solo dopo la diffida scritta di MDC, Lega e Federconsumatori, appaiono alle rappresentanze dell’utenza di mera facciata.In questa situazione di grave lesione del diritto di informazione degli utenti le associazioni si oppongono alla ipotesi di ricapitalizzazione della azienda con i soldi dei contribuenti beneventani. “Le rarissime nuove pensiline tra cui quella nei pressi di Piazza Risorgimento, aperte alla pioggia ed al vento, andrebbero meglio ai carabi”ironizzano le associazioni, che ora comprendono le ragioni per cui il Comune di Milano le ha scartate.MDC, Federconsumatori e Lega Consumatori manifestano fori perplessità anche sull’atteggiamento della Amministrazione Comunale che sulla vicenda sta mostrando una sostanziale indifferenza verso le proteste dei cittadini e l’azione promossa dalle associazioni che avevano richiesto l’intervento del Comune di Benevento quale ente concessionario ed azionista di riferimento.“Non daremo tregua alla AMTS ed alla Amministrazione comunale sino a quando i cittadini di Benevento (proprietari della azienda visto che il Comune detiene il 100 % delle azioni) non avranno un servizio di trasporto autobus e di fermate degno di una città civile”, questa la dichiarazione del Presidente provinciale dell’MDC Francesco Luongo. Intanto se l’amministrazione tace sulla vicenda le associazioni manifestano soddisfazione per l’intervento del Sincert che, dopo l’esposto, ha invitato la DNV Italia, società che ha curato la certificazione di qualità della AMTS, ad avviare una serie di indagini per verificare se l’azienda possegga ancora o meno i requisiti per la certificazione di qualità.

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