Arrestato Giuseppe Spatola

Tali indagini, coordinate dal Sost.Proc. della Repubblica Antonio Clemente, sono state intraprese subito dopo la dichiarazione di fallimento della società, pronunciata dal Giudice fallimentare presso il Tribunale di Benevento, allorché apparve subito evidente come lo stato di insolvenza societario potesse essere ricondotto in gran parte alle condotte illecite tenute dall’indagato.Le operazioni investigative, attuate con accertamenti bancari, patrimoniali, fiscali e documentali, hanno permesso di ricostruire, nel quadro dell’intera gestione della società, tutte le operazioni che hanno sottratto risorse preziose per il normale esercizio dell’attività calcistica, consentendo al GIP presso il Tribunale di Benevento, Maria Di Carlo, di accogliere le richieste del magistrato Inquirente contenenti la contestazione di numerose ipotesi di reato, che vanno dalla bancarotta fraudolenta al falso in bilancio, dalla truffa in danno alla FIGC ed al CONI, alla malversazione di somme in danno di enti pubblici nonché reati di falso e fiscali.Le condotte criminose individuate dai Finanzieri, che hanno esaminato la gestione societaria dall’anno 2001, sono state attuate fino all’ultimo campionato professionistico di serie C1 nell’anno 2004/2005: la società, infatti, ha presentato i bilanci con una perdita in costante ascesa, tanto da non avere più risorse finanziarie necessarie per l’iscrizione al campionato di calcio 2005/2006 e da costringerla a svincolare i calciatori contrattualizzati; contestualmente, la società dichiarava altresì di non poter far fronte ai propri impegni finanziari.A fronte di regolari registrazioni contabili, sono state, pertanto, accertate una serie di condotte distrattive dei beni societari in danno dei creditori, consistenti in prelievi di denaro dai conti correnti della società e versamenti correlativi sui conti correnti personali, a mezzo di assegni, bonifici ovvero contante, per oltre 700.000,00 euro; in versamenti sempre sui conti correnti personali degli introiti societari costituiti da numerosi abbonamenti annuali, da sponsorizzazioni e pubblicità nonché da apposite convenzioni stipulate con la provincia di Benevento, per un importo di circa 200.000,00 euro. In totale, i Finanzieri di Benevento hanno accertato che le somme distratte dalle casse della società ammontano a circa un milione di euro. E’ stato acclarato, inoltre, che al fine di far figurare falsamente in bilancio costi mai sostenuti per l’acquisto di beni e servizi resi da numerosi soggetti economici compiacenti, lo Spatola si è avvalso di fatture emesse per operazioni inesistenti dell’importo di oltre 200.000,00 euro.Di particolare interesse il sistema di frode scoperto dai Finanzieri, consistente nell’aver posto in essere alcune operazioni di compravendita “speculari” di giovani calciatori, destinati però a non essere impiegati in campionato (doping amministrativo). Tali operazioni, fondate su ragioni non economicamente valide, sono state realizzate con l’unico scopo di aggiustare i bilanci del F.C. Sporting Club Benevento s.r.l. e dell’altra società coinvolta nell’operazione, l’Avellino U.S. S.p.A. producendo, all’occorrenza, costi aziendali gonfiati ovvero cospicua patrimonializzazione, necessaria per l’iscrizione ai campionati professionistici. Figurano, infine, tra i costi fittizi iscritti a bilancio della società, anche parte delle retribuzioni dovute ai calciatori e mai corrisposte: anche per questi ultimi sono state individuate responsabilità personali, consistenti nell’aver contribuito, a mezzo di dichiarazioni legali non corrispondenti al vero, alla commissione dei reati imputati allo Spatola.Contemporaneamente all’esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare, i Finanzieri di Benevento hanno altresì sottoposto a sequestro preventivo dei beni immobili del patrimonio dell’imputato, costituiti da una villa sita in San Sebastiano al Vesuvio nonché le quote e partecipazioni societarie di cui lo Spatola è titolare.Giuseppe Spatola è stato associato alla casa circondariale di Benevento, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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