Assemblea dei Sindaci alla Rocca dei Rettori. Si lavora per lo Stato di Calamità

Indetta dal Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci, la riunione era finalizzata a discutere sugli adempimenti che i Comuni e la stessa Provincia debbono onorare entro il prossimo 10 dicembre per avere accesso alle risorse finanziarie messe a disposizione dopo l'alluvione abbattutosi sul Sannio nello scorso mese di ottobre. All'Assemblea hanno partecipato anche i Sindaci dei Comuni del casertano e dell'Irpinia egualmente considerati alluvionati dal Commissario straordinario per l'emergenza Giuseppe Grimaldi. Erano presenti stamani alla Rocca, oltre allo stesso Ricci e al Commissario: il Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, il Capo di Gabinetto della Prefettura Floriana Maturi, il sindaco del capoluogo Fausto Pepe. Il Presidente Ricci, avviando i lavori, ha ricordato di aver voluto convocare l'Assemblea quale momento e luogo adatto a chiarire le problematiche della rendicontazione dei danni causati dall'alluvione: tale adempimento deve essere onorato mediante la redazione di sei diverse schede che il Commissario straordinario ha inviato a tutti i Comuni nelle ultime ore. Il contenuto di tali schede, una volta vagliato dal Commissario, entrerà a far parte di una Relazione che lui stesso provvederà a redigere e presentare alla Regione e al Governo entro il 27 dicembre: tale condizione è necessaria per poter quindi spendere le risorse finanziarie, pari complessivamente a 39 milioni di Euro (38 dello Stato, 1 della Regione), stanziate nei giorni scorsi. Il Presidente Ricci ha quindi voluto chiamare a raccolta presso la Rocca i Sindaci perché molti Comuni segnalano la impossibilità di procedere, oltre a quelli già programmati, ad un ulteriore straordinaria quantità di adempimenti formali, tecnici e burocratici entro pochissime ore: come fare, dunque? E proprio per rispondere a tale domanda Ricci ha indicato come “operativa” la riunione odierna e, soprattutto “istituzionale”, dunque, scevra da ogni tipo di polemica di stampo elettoralistico. Di fatto, L'Assemblea oggi, in oltre tre ore di lavoro, ha svolto un ampio dibattito sulle interpretazioni delle leggi e dei regolamenti vigenti, nonché ovviamente sul contenuto, sulla finalità e sul significato delle schede così come è stato illustrato dal Commissario Grimaldi. Questi ha preliminarmente osservato che i fondi messi a sua disposizione provengono dalla Protezione Civile: dunque, tali risorse, ha spiegato Grimaldi, debbono essere utilizzati solo per ripagare le spese sostenute per i soccorsi immediati del dopo alluvione e per le opere di somma urgenza atte a garantire la pubblica e privata incolumità. Le schede da lui inviate dunque in queste ore sono finalizzate esclusivamente al pagamento delle spese sostenute per le emergenze e la programmazione, secondo una scala di priorità, di quelle opere necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità. Per quanto riguarda invece il risarcimento dei danni alle attività produttive private ed al singolo cittadino si dovrà attendere un atto successivo. Grimaldi, dunque, ha illustrato, scheda per scheda, atto per atto, il significato e la finalità dei documenti da redigere, in particolare insistendo sul rilievo strategico della programmazione su una scala di priorità degli interventi più urgenti per la pubblica incolumità. Il Commissario ha anche introdotto il tema della gestione del ciclo dei rifiuti creati dall'alluvione e cioé: che fine ha fatto o deve fare il fango e gli altri detriti creati dall'alluvione? Su questo punto il Commissario ha chiesto di avere egli stesso il tempo di riflettere perché occorre ben capire cosa sia stato stoccato nei siti provvisoriamente individuati dai Sindaci. Su questo punto specifico, che investe peraltro precise responsabilità anche penali dei Sindaci, si è sviluppato un ampio confronto cui hanno partecipato molti sindaci compresi quelli del casertano e dell'Irpinia. Infine, su proposta del Sindaco di Benevento Fausto Pepe, è stata approvata a voti unanimi una mozione da presentare in Regione e al Governo centrale articolata su tre punti: 1) messa in atto della facoltà concessa dalla legge n. 50 del 2014 al Presidente della Regione di dichiarare “rifiuto solido urbano” il materiale di risulta dell'alluvione o di altra calamità naturale; 2) riconoscimento dello slittamento dei tempi per la rendicontazione (30 dicembre p.v.) delle opere finanziate dall'Unione Europea con i fondi strutturali; 3) slittamento dei termini per il pagamento dei tributi da parte dei cittadini-contribuenti alluvionati. I lavori sono stati chiusi dal Sottosegretario di Stato Del Basso De Caro il quale ha elencato le possibili fonti di finanziamento per il ristoro dei danni, attingendo in particolare quelli previsti per la tutela del rischio idrogeologico e governati da una apposita Commissione presso la Presidenza del Consiglio dei MInistri. Del Basso De Caro ha poi ricordato che la prossima Legge di Stabilità prevederà per la prima volta risorse ingenti per far fronte alle calamità naturali. Infine, egli ha annunciato che nei prossimi giorni avrà incontri in sede governativa affinché l'Inail possa destinare risorse, come già accaduto in passato, per le aziende produttive danneggiate dall'alluvione. Infine, il Sottosegretario si è detto molto fiducioso sia per la dichiarazione dello Stato di calamità naturali per 121 milioni di Euro da parte del Ministro dell'agricoltura Martina, una volta acquisita la decisione in tal senso da parte della Regione (cosa che dovrebbe avvenire mercoledì 9 dicembre), sia per lo slittamento dei tempi di rendicontazione delle risorse strutturali europee (FESR) e per il pagamento dei tributi.

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