Aumento Tarsu e “caso De Lorenzo” al centro della conferenza del sindaco Pepe

Relativamente alla Tarsu il sindaco ha ricordato che l’attuale amministrazione ha dovuto risanare l’Asia, acquisire nuovi mezzi, pagare i debiti lasciati dalla precedente gestione ed implementare il servizio di raccolta differenziata. “Se si fosse partiti prima con la differenziata  – ha spiegato Fausto Pepe – avremmo già superato la quota del 35%, che consente un notevole abbattimento del costo di conferimento in discarica e non saremmo stati costretti agli attuali aumenti, imposti, è bene ricordarlo, da una normativa statale che obbliga a far ricadere sui cittadini il 100% dei costi. A fronte di questa situazione, quindi, dovrebbero giustificarsi i precedenti amministratori del Comune e dell’Asia, che hanno prodotto questa situazione.

 

Comunque, già a partire dal prossimo anno, ci sarà un decremento almeno del 12,50% grazie al raggiungimento della quota del 35% della raccolta differenziata e alla forte politica di recupero dell’evasione che abbiamo messo in atto. Basti pensare che abbiamo scovato circa 140.000 metri quadri di superficie non tassata e circa 500 commercianti che evadevano parzialmente o totalmente l’imposta.

 

Ma è bene ribadire, però, che sul nostro Comune come sugli altri della Campania pende la spada di Damocle del decreto legislativo n. 195/2009 convertito nella legge n. 26/2000 dal governo Berlusconi, in base al quale verranno letteralmente scaricati sui cittadini i costi della stabilizzazione dei lavoratori dei consorzi, della gestione delle discariche e finanche della messa a norma di quest’ultime. Il rischio è che la Tarsu raddoppi in tutti i comuni della Campania. Per questo mi appello ai parlamentari della nostra regione affinchè si faccia quadrato, tutt’insieme, per imporre la modifica della norma e scongiurare questa possibile catastrofe”.

 

Rispetto al cosiddetto “caso De Lorenzo”, il sindaco ha innanzitutto chiarito che il Piano particellare del cimitero, in base al quale sono stati eseguiti i lavori della cappella adiacente a quella della famiglia De Lorenzo, risale al precedente periodo amministrativo. La variante fu, infatti, approvata con delibera n. 54 del 9 aprile 2004.

 

Relativamente alla questione dei Vigili Urbani, il sindaco ha invece spiegato che la vicenda delle multe non riscosse è da ricondurre al periodo 1999-2005, per il quale la precedente amministrazione varò un condono (dichiarato poi illegittimo dalla Corte dei Conti). Le multe non condonate dovevano essere riscosse mediante l’emissione di apposite cartelle esattoriali.

 

“Ciò non è stato fatto da chi ci ha proceduto – ha spiegato il sindaco –. Abbiamo tentato di porre rimedio a questa situazione, ma molte multe erano andate in prescrizione. Per quanto attiene, invece, la questione delle multe contraffatte è bene chiarire che, se fosse vero, saremmo nel campo del reato penale. Ho chiesto delle relazioni e stiamo approfondendo la questione. Chi ha sbagliato, statene certi, pagherà”.

 

Il sindaco ha, infine, concluso la conferenza stampa dichiarando: “De Lorenzo ha scelto uno strumento improprio per fare la sua denuncia, quello della conferenza stampa, e un momento inopportuno, quello della campagna elettorale. Se ritiene di far parte di un’amministrazione che si è macchiata di presunte colpe gravissime, come hanno riferito i giornali, allora deve fare le necessarie denunce e prendere le distanze dall’amministrazione dimettendosi da assessore. Altrimenti dovrebbe chiarire meglio, anche se non credo ci siano grossi margini. Comunque, dopo le festività pasquali prenderò la decisione consequenziale”.

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