Banda larga, Boffa: Governo batutto su sblocco 800 mln Euro

Il Governo si era detto disponibile ad accogliere, evitando in questo modo il voto dell’Aula, una riformulazione più generica e dunque meno vincolante dell’ordine del giorno. Una richiesta che però non ha trovato il consenso dei sottoscrittori che hanno preferito sottoporre la loro istanza al voto dell’Aula e questa scelta ha messo in evidenza le divergenze in seno alla maggioranza: l’ordine del giorno è stato infatti approvato nonostante il parere contrario espresso dal Governo.

“Con questo voto in pratica l’Aula ha sconfessato la decisione del Governo di rinviare a dopo la fine della crisi lo stanziamento, già annunciato nel mese di giugno, di 800 milioni di euro necessari al superamento del digital divide. Questo finanziamento infatti è da ricondurre nell’ambito del più ampio progetto da 1,47 miliardi di euro, finalizzato a portare la banda larga a 20 megabit al 96% della popolazione entro il 2012 e garantendo a chi ne resta fuori comunque una connessione a 2 Megabit”

“ Il voto di questa sera – prosegue l’on. Costantino Boffa-  assume un significato importante: non investire sulla risorsa dell’internet veloce vuol dire infatti ipotecare le ambizioni di crescita e modernizzazione del nostro sistema paese. L’internet veloce è un diritto di tutti i cittadini ed un servizio di natura «universale» indispensabile alla società contemporanea, alla stregua di servizi come poste, luce o gas nel secolo scorso”.

“Qui al Sud poi già troppi sono i ritardi da scontare rispetto ad altre aree del paese:
restare oggi immobili dinanzi ai temi dell’innovazione – conclude l’on.Costantino Boffa- significa mortificare nuovamente le attese di cambiamento delle nostre popolazioni ed in particolare dei nostri giovani e delle nostre imprese per le quali l’accesso all’internet veloce, come più volte ho avuto modo di ribadire, non rappresenta un lusso, ma un bene di prima necessità dal quale non si può più prescindere”.

 

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