Benevento nel patrimonio Unesco, fissati gli obiettivi e le attività

Le delegazioni delle città di Benevento, Brescia, Cividale del Friuli (Ud), Castelseprio (Va), Spoleto e Monte Sant’Angelo (Fg) hanno, infatti, stilato un bozza di intesa istituzionale ed hanno condiviso gli obiettivi del piano di gestione e delle attività di rete previste per il breve e medio termine.In particolare, è stato deciso di: costituire un’associazione da affiancare alla società di gestione incaricata di coordinare i lavori relativi all’iter per la candidatura, creare un sito web, predisporre un progetto di immagine coordinata (grafica, editing, cartellonistica stradale, etc.), elaborare un marchio e realizzare una guida multimediale. Nel corso della mattinata l’assessore ai Beni Culturali, Raffaele Del Vecchio, ha anche illustrato il progetto “3D, relativo ad una nuova prospettiva di visualizzazione dei monumenti tramite l’ausilio dei più avanzati supporti tecnologici, e il progetto di portale vocale dedicato alle informazioni turistiche. “Un servizio tecnologicamente innovativo – ha dichiarato l’assessore Del Vecchio – che permetterà, attraverso un sistema computerizzato, di offrire ai turisti che visiteranno la nostra città la possibilità di avere informazioni audio sul patrimonio culturale locale, nella lingua prescelta (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) semplicemente componendo il numero associato al monumento sul proprio telefono cellulare. Cinque saranno i siti turistici che inizialmente beneficeranno del nuovo servizio, e precisamente: l’Arco di Traiano, il Teatro Romano, l’Hortus Conclusus, il complesso di Santa Sofia e la Cattedrale”. La riunione si è conclusa con l’intervento del sindaco, Fausto Pepe, che ha dichiarato: “Benevento partecipa a questo progetto mettendo in campo uno dei pezzi più pregiati della propria collezione d’arte, la meravigliosa chiesa di Santa Sofia, forse la testimonianza architettonica più spettacolare del periodo longobardo che ha sicuramente coinciso con il momento storico di maggiore autorevolezza per Benevento. La certezza che deriva dall’aver avuto accesso alla subdelega nella gestione diretta dei fondi comunitari dell’agenda 2007/2013, ovvero la possibilità di spesa diretta del 40% delle risorse, ci imponeva di individuare forme stabili e riproducibili per uno sviluppo futuro. Lo abbiamo fatto puntando con convinzione sulla nostra cultura e sulla nostra storia, che si intrecciano con quelle di altri contesti presenti nel progetto “Italia Langobardum”.

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