Boffa e Viespoli: \”La Regione riconosca prioritaria l\’Alta Capacità Na-Ba\”

“Il Governo, infatti, sta riprogrammando le risorse europee non spese per formalizzare in sede comunitaria, entro il prossimo 15 dicembre, il varo di un piano di interventi in grado di risollevare l’economia meridionale. Come più volte ribadito, è fondamentale concentrare queste risorse su opere strategiche rilevanti, capaci di innescare processi di sviluppo e di colmare quello storico deficit nel campo infrastrutturale che ha frenato negli anni la crescita del Sud e, in particolare, delle sue aree interne”.

“In questo quadro –proseguono Boffa e Viespoli- assolutamente prioritario è il finanziamento della Napoli-Bari, come tra l’altro indicato anche dalle regioni Puglia e Basilicata. La pensano così il Governo nazionale, come ribadito nell’incontro a cui si fa riferimento, il Parlamento italiano, che in tal senso si è pronunciato più volte e sempre all’unanimità, e dello stesso avviso è la Commissione Europea che nelle settimane scorse ha incluso l’opera tra le priorità assolute da realizzare nei prossimi anni, il che comporterà un cofinanziamento della stessa UE”.

“E questo perché l’Alta Capacità Napoli-Bari è l’unica infrastruttura in grado di chiudere a Sud la rete europea dei corridoi per lo sviluppo, di far superare alle aree interne quella condizione di marginalità che storicamente ha impedito per le stesse una crescita economica duratura, di restituire centralità al collegamento dei porti campani e pugliesi. Parliamo, è bene ricordarlo, dell’opera strategica più importante per l’intero meridione che in prospettiva può divenire una sorta di piattaforma logistica per l’intero Mediterraneo".

“La Regione Campania, senza ulteriori indugi, deve condividere questa impostazione ed evitare azioni dilatorie che hanno il solo risultato di penalizzare la nostra economia e i nostri territori e avvantaggiarne altri. E dunque -concludono i due parlamentari sanniti- ci aspettiamo che la Regione dia rapidamente l’ok al piano previsto dal Governo. Un piano di interventi che dovrebbe mettere in moto non meno di otto miliardi di euro e che riguarda quattro capitoli ritenuti fondamentali per il rilancio economico del Sud Italia: ferrovie; agenda digitale, istruzione e occupazione”.

 

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