Busta con proiettile a Mastella

Una busta anonima con all’interno un bossolo e una lettera con minacce di morte e insulti è stata inviata al ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Ora la busta con lettera e bossolo è nelle mani degli inquirenti per valutare sia il calibro del bossolo sia il testo contente anche riferimenti, secondo quanto si apprende, all’indulto, approvato dal Parlamento a inizio estate. “Le minacce ricevute dal ministro Mastella segnalano l’ulteriore degrado del clima politico nel Paese, favorito da attacchi violenti e infondati contro il governo”. Lo sostiene il capogruppo dei Popolari Udeur alla Camera Mauro Fabris, sottolinenando che “pur di dare addosso all’esecutivo si usano tutti i mezzi, compreso quello di criminalizzare i singoli ministri, anche per responsabilità che non hanno”. Secondo Fabris, un’ulteriore conferma di qunto detto viene proprio “dai commenti seguiti alla strage di Erba, attraverso i quali il ministro Mastella è stato lapidato con l’accusa di aver voluto l’indulto grazie al quale il presunto autore della strage sarebbe uscito dal carcere. Adesso che i fatti sembrano essersi verificati in modo diverso da quanto ipotizzato in un primo momento – conclude Fabris – ci aspettiamo che gli ex ministri Castelli e Gasparri, e tutti coloro che li hanno seguiti su quella strada, quanto meno ritirino le accuse ingiuste che non avevano perso tempo a rinnovare contro il ministro Mastella”.

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